Da ieri 10 giugno 2021 torna al cinema Happy Together, capolavoro di Wong Kar-wai del 1997 il cui titolo richiama l’omonima canzone dei Turtles, che fa contrappunto al film. Un esilio geografico e sentimentale premiato al Festival di Cannes arriva da noi con un restauro in 4K e scene inedite grazie al solito lavoro egregio della Cineteca di Bologna. Questa iniziativa si deve anche a Tucker Film, casa di distribuzione che ha organizzato una retrospettiva monografica dal nome Una questione di stile, anticipata da una serie di anteprime, che arriva con questo film al suo terzo capitolo, dopo Hong Kong Express e In the Mood for Love.
“Yiu-fai e Po-wing viaggiano da Hong Kong a Buenos Aires in cerca di una nuova vita in seguito alla crisi finanziaria asiatica. Scelgono la loro meta cercando la cascata dipinta sulla loro lampada. Il loro amore sarà un turbinio di tradimenti e riconciliazioni, liti e strappi dolorosi, mentre Po-wing finisce per prostituirsi e Yiu-Fai si arrabatta tra mille lavoretti. Quest’ultimo diviene amico di Chang, che probabilmente è interessato a lui sentimentalmente. Attorno alle vite dei tre ruotano le cascate dell’Iguazu e un faro a sud del mondo“.
Il cinema di Wong Kar-wai
Wong Kar-wai è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico cinese che lavora a Hong Kong. Figura anomala del cinema hongkonghese, che pure ha influenzato numerosi cineasti, risulta stilisticamente isolato rispetto al cinema cinese contemporaneo. Con la sua opera ha messo in scena il fluire del tempo, filtrato attraverso una percezione sentimentale in grado di isolare e dare forma anche alle modificazioni più impercettibili della realtà. La sua filmografia l’ha fatto diventare uno dei massimi esponenti del cinema sentimentale, basandosi molto sull’uso di luci e colori e su un montaggio precisissimo.
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