Siamo giunti al penultimo episodio de La Ruota del Tempo 3, il numero 7, dal titolo Occhidoro, disponibile su Prime Video dal 10 aprile scorso. Mentre tutto si prepara per il gran finale di questa terza stagione della serie TV fantasy tratta dalla saga di Robert Jordan ci godiamo una puntata bella carica con al centro un personaggio che – come suggerisce il titolo – è uno dei principali, nel novero delle facce che popolano il Continente. Si tratta di Perrin Aybara, ma prima di addentrarci in questa nuova recensione, prima come sempre di spoiler, vi diamo qualche dettaglio in più.
La regia della stagione 3 de La Ruota del Tempo è in mano a Ciaran Donnelly (Kin), Thomas Napper (Jawbone) e Marta Cunningham (Valentine Road), mentre la sceneggiatura invece è in mano a Rafe Judkins (Uncharted), Justine Juel Gillmer (Mako mermaids), Dave Hill (Il trono di spade), Katherine B. McKenna (Dirty John), Beverly Okhio (Them) e Ajoke Ibironke (Doctor Who: Redacted). Nel cast di questo episodio abbiamo Markus Rutherford (County Lines), Hammed Animashaun (Black Mirror), Priyanka Bose (Lion – La strada verso casa), Taylor Napier (Atacama) e Maja Simonsen (The King’s Man – Le origini).
La Ruota del Tempo 3 Recensione Episodio 7: Occhidoro
Questa puntata si svolge interamente nei territori dei Fiumi Gemelli, dove andiamo a riprendere Perrin e soci, che dovranno far fronte a un attacco da parte di vecchi nemici. Di fronte a questa sfida il fabbro dei Fiumi Gemelli si troverà in una posizione scomoda che però sfrutterà al meglio delle sue possibilità, guidando verso la battaglia gli abitanti del villaggio. Mentre Perrin, dunque, si adatta al ruolo di condottiero, Alanna e Maksim sembrano trovare finalmente una quadra al loro rapporto burrascoso, mentre Loial volge lo sguardo verso l’agognato ritorno a casa.
Occhidoro è un episodio estremamente dinamico ma ben bilanciato: i momenti di lotta interiore traspaiono bene ma non occupano eccessivo spazio, dando molta visibilità all’azione, che rende questa puntata un’ottima dimostrazione registica. Nonostante il cozzare delle spade e il sibilo delle frecce, inoltre, c’è posto anche per un ulteriore sviluppo dal punto di vista politico, che potrebbe però lasciare la porta aperta ad ulteriori sviluppi che, ahimé, dovremo aspettare in una futura quarta stagione.
Perrin dovrà prendere in mano non solo le redini della sua vita, ma quelle dell’intero villaggio.
Il leader che non voleva esserlo
Al centro dell’episodio, oltre all’azione, c’è la crescita personale di Perrin. L’ex fabbro pacifista continua a evolversi nel suo ruolo di guerriero e guida, pur mantenendo una profonda riluttanza verso la violenza. Non è un capo che impone la sua autorità: è scelto dalle persone, e proprio questa sua riluttanza a comandare è ciò che lo rende un vero leader. Una leadership silenziosa, carismatica non per la voce alta ma per l’esempio, per l’onestà e il cuore che mette in ogni gesto. Questo episodio ci mostra un Perrin sempre più maturo, alle prese con la responsabilità di proteggere non solo i suoi amici, ma un intero popolo.
Abbiamo poi la presenza dei Manti Bianchi, che introduce un nuovo livello di tensione: non tutto è come sembra, e dietro il loro intervento si cela un doppio gioco che potrebbe compromettere tutto. L’episodio gioca abilmente con l’ambiguità, che si intreccia con l’orgoglio identitario. Gli abitanti dei Fiumi Gemelli combattono non solo per sopravvivere, ma per difendere la loro terra. Questo legame con la propria comunità è raccontato attraverso sguardi, piccoli riti, e scelte di cuore che si contrappongono alle strategie più fredde degli alleati.
La Ruota del Tempo 3: Un finale denso di promesse
Da quello che abbiamo potuto capire l’episodio della settimana prossima – il gran finale di questa stagione – tornerà a Rand e alle conseguenze dello scontro avvenuto al di là della Dorsale, quindi non pensiamo che ci sarà molto spazio per il destino che attende Perrin, anche se ci speriamo sempre. Inoltre, poco sappiamo anche di quello che farà la spedizione capeggiata da Nynaeve a Tanchiko, soprattutto alla luce della piccola fregatura con cui ci hanno salutati nella scorsa puntata. Non possiamo fare altro che restare in attesa, allora, e aspettare che la ruota giri velocemente fino al prossimo giovedì.
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