Internet ci ha cambiato la vita per sempre. Ci ha reso la vita più semplice in moltissime cose, e questo è innegabile. Forse, però, ci ha fatto anche diventare più individualisti ed egoisti, e ci ha fatto perdere la capacità di vivere in prima persona le belle cose e godercele in quel momento, come osservare un bel tramonto. Siamo perennemente connessi e guardiamo ossessivamente i nostri cellulari. Ma cosa succederebbe se, all’improvviso, internet sparisse? Da quest’idea nasce Falla Girare 2 – Offline.
Giampaolo Morelli torna alla regia con Falla Girare 2 – Offline, sempre in collaborazione con Amazon Prime Video, prodotto da Italian Internation Film e Vision Distribution. Tornano Guglielmo e Oreste, (interpretati da Ciro Priello e Fabio Balsamo, membri dei The Jackal), Arturo (Giovanni Esposito) e, soprattutto, torna Natan, l’influencer più improbabile del mondo, (interpretato da Giampaolo Morelli).
La trama di Falla Girare 2 – Offline
Dopo aver riportato un po’ di felicità nel mondo grazie alla restituzione della marijuana nel film precedente, Natan, Guglielmo, Oreste e Arturo, devono affrontare la scomparsa di Internet. Quattordici mesi prima dell’inizio di Falla Girare 2, un misterioso attacco hacker sembra aver privato il mondo di Internet e, per quanto il governo cerchi di affrontare una crisi mondiale, non sembrano esserci molte speranze. Il più penalizzato del gruppo è Natan, ovviamente, che ha dovuto rinunciare alla sua carriera di influencer, e si è ritrovato a dover vendere compressori ad aria.
Tutto il mondo sembra costretto a vivere senza Internet, finché Arturo, quasi casualmente, rivela di aver scoperto un paio di linee di Wi-Fi al bagno del comune, dove è stato assunto. A quel punto, il gruppo decide di indagare. I quattro amici scoprono così, il piano malvagio del perfido Muller (Christopher Lambert) e l’esistenza di una cellula di hacker capitanata dalla bella Zoe (Desirée Popper) desiderosa di distruggere Internet per sempre. Natan, che non sopporta più il suo lavoro, decide di ridare al mondo Internet, così come ha fatto con la marijuana nel film precedente.
La scomparsa di Internet, una tragedia.
Abbiamo trovato particolarmente ben raccontate le conseguenze della sparizione di Internet nella sequenza iniziale del film. Le persone, Natan nello specifico, sono tornate a leggere le etichette mentre sono in bagno. Si lasciano le e-mail e si torna alle lettere e ai francobolli. Niente più Google Maps, per tornare a chiedere le indicazioni di persona. Senza Wikipedia, le persone non possono più trovare risposta alle domande più stupide (come l’età di Jennifer Lopez) e danno di matto. Senza poter lasciare più recensioni negative ai locali, le persone si mettono per strada con il megafono a lamentarsi. Anche mangiare un piatto di sushi non ha più lo stesso sapore se non hai più la possibilità di condividere la foto con qualcuno.
Questo secondo film, come forse avrete intuito dalla trama, parte da una premessa più credibile rispetto al precedente. Se, in Falla Girare (di cui abbiamo già scritto una recensione) il nesso tra l’assenza di marijuana e la mancanza di felicità risultava un po’ forzato, qui quello tra la mancanza di Internet e la crisi mondiale è più naturale. Già solo da questo si capisce il tentativo di Morelli di fare il salto di qualità rispetto al film precedente. Il regista ha evidentemente notato il potenziale delle avventure del gruppo di amici, tanto da farne un seguito.
Un film leggero ma con opportunità di riflessione
In questo secondo capitolo, come già detto, torna il gruppo di protagonisti, ma non la poliziotta sotto copertura Sara Nicoletti (Laura Adriani), che non viene nemmeno citata. Al suo posto, la nuova cellula di hacker composta da Zoe (Desirée Popper), Greta (Valeria Angioni) e Malcolm (Livio Kone) dà l’opportunità a Morelli, tra gag, alcune migliori di altre, identità nascoste alla spy story e combattimenti improbabili, di riflettere sui benefici o meno dell’esistenza di Internet.
Natan vive per Internet, ovviamente, per i followers, per i like e i tag e il suo lavoro “normale” da venditore non riesce in alcun modo a soddisfarlo. Zoe, invece, ha vissuto il peggio di Internet. L’incontro o lo scontro tra questi due personaggi crea l’opportunità di inserire una riflessione: Internet è un beneficio per l’umanità, oppure no? Ecco, quindi, che vengono citati il revenge porn, i commenti odiosi di alcuni utenti, il body shaming, l’incapacità delle persone di godersi un bel tramonto invece di cedere all’impulso di fare una foto e condividerla sui social. Ed è tutto vero. Ma c’è anche il risvolto della medaglia: Internet è il posto più democratico del mondo, perché troverai sempre una persona che ha l’idea opposta alla tua, e, soprattutto, ha reso molto più semplice la nostra vita.
Un film corale, ma un solo protagonista
Rispetto al film precedente, Natan è il suo unico protagonista, l’unico che ha un approfondimento. Gli altri, invece, sono semplicemente delle macchiette. Guglielmo (Ciro Priello), il giornalista, nel film precedente teneva ossessivamente il conto dei suicidi in diretta. Qui è un pavido pessimista, continuo bastian contrario di Natan. Oreste (Fabio Balsamo) era uno spacciatore, del personaggio ora sappiamo solo che stava chattando con una ragazza particolarmente bella rispetto lui. Gli amici, infatti, sospettano sia una truffa romantica.
Arturo (Giovanni Esposito), fratellastro autistico di Natan, ha il ruolo di spalla comica. Ripete continuamente la gag del finto invalido, è stato anche assunto nel municipio fingendosi tale e, abbastanza forzatamente, funziona in quasi ogni situazione del film. Natan, quindi, l’unico vero protagonista, è il più sfaccettato: sempre gentile verso Arturo, con un certo spirito di giustizia e anche una buona dose di egoismo (perché ha ovviamente un tornaconto personale nel far tornare Internet), ma anche dolce nei confronti della fredda Zoe.
Le nostre conclusioni su Falla Girare 2 – Offline
Giampaolo Morelli torna con Falla Girare 2, lo ripetiamo, . Mantiene la struttura del primo film e, spesso, cita il film precedente: con “la bocca a culo di gallo”, per esempio, e il combattimento, nel finale, con il proverbiale bastone dei selfie. La struttura del sequel è più adrenalinica del precedente: in seguito a uno scambio di persona, il nostro gruppo di eroi si ritrova coinvolto in una sorta di spy story e a collaborare con la polizia, senza avere la possibilità di ritirarsi.
Le gag, in alcune sezioni del film, risultano un po’ banali e ripetitive, ma l’abilità interpretativa del cast le rende sempre divertenti. Nel complesso, il film, della durata di un’ora e quaranta circa, ha una storia appassionante, più complessa rispetto al precedente, in cui si può venire traditi da chiunque in qualunque momento. Morelli prova a portare Falla Girare 2 al passo successivo, senza, però, azzardare troppo. Voi lo avete già visto? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento sul nostro sito Kaleidoverse e vi invitiamo a dare un’occhiata alle nostre ultime recensioni sulla terza stagione di The Bear o su Jackpot.
Giampaolo Morelli, dopo 7 ore per farti innamorare e Falla Girare – The last joint, torna alla regia con Falla Girare 2 – Offline, in collaborazione con Amazon Prime Video. Il regista ha deciso di far vivere al suo gruppo di improbabili amici una nuova avventura, ma ha pensato di dare un buon approfondimento solo al suo protagonista, Natan, interpretato da Morelli stesso. Il resto del gruppo viene utilizzato come spalla comica per uscire illesi – più o meno – dalle situazioni che si ritrovano ad affrontare, nel tentativo di riconsegnare Internet al mondo. La storia è più complessa e adrenalinica rispetto al film precedente. Le gag, dopo un po’, risultano ripetitive ma, grazie alle abilità interpretative (soprattutto di Ciro Priello, Fabio Balsamo e Morelli) riescono comunque a strappare più di una risata allo spettatore. Nel complesso, un film divertente e scanzonato, che non perde occasione per far riflettere e, allo stesso tempo, intrattiene lo spettatore.