In questa recensione di Kengan Ashura vi parleremo di ciò che è successo nella seconda parte della seconda stagione di questo anime. Dopo il film crossover con Baki Hanma di cui potete leggere qui la nostra recensione, ritorna su Netflix l’Ashura con le nuove puntate. Finalmente scopriremo chi sarà il vincitore del Torneo di annientamento Kengan il quale ha visto innumerevoli scontri arrivati ormai agli ottavi di finale. Ohma rappresentava, come lottatore, il gruppo Nogi capitanato da Hideki Nogi. Dopo la decisione di farsi rappresentare sul ring da Sen Hatsumi, la Nogi congedò Ohma concedendo però a Kazuo il diritto di creare un’azienda affinché potesse ancora gareggiare. Fu così che prese vita la Yamashita Corporation di cui Kazuo ne è il presidente. Può proseguire così il cammino di lotta del nostro protagonista il quale si fa man mano più arduo.
L’anime è la trasposizione del manga scritto da Yabako Sandrovich e disegnato da Daromeon pubblicato tra il 2012 e il 2018. Cos’è il Torneo di annientamento Kengan? Le origini di questo torneo risalgono al periodo Edo e prevede lo scontro tra lottatori ingaggiati da imprenditori e ricchi commercianti. Il premio di questo torneo è, per l’azienda vincitrice, il dominio del mercato. Dal periodo Edo non è cambiato nulla se non il fatto che il torneo ora si tiene in segreto e ha aperto le porte a imprenditori di tutto il mondo. L’incontro tra Ohma e Kazuo avviene in maniera del tutto casuale, per quello che ne sappiamo fino ad ora. La seconda parte della seconda stagione ha i presupposti per essere un vera e propria bomba per come ci eravamo lasciati. Sarà stato così o abbiamo delle aspettative troppo alte? Scopriamolo nei prossimi paragrafi di questa recensione di Kengan Ashura.
Annientare l’avversario per vincere
Come dice il nome stesso del torneo si vince soltanto nel caso in cui venga annientato, o quasi, l’avversario. I combattimenti sono all’ultimo sangue con nessuno dei partecipanti che risparmia nemmeno un colpo pur di portare a casa la vittoria. Il nostro Ohma, fino ad ora, ha combattuto e vinto gli incontri contro Ryo Inaba, Raian Kure. Quest’ultimo, giudicato uno dei favoriti per via della sua spietatezza e tecnica, ha dato filo da torcere all’Ashura il quale però riesce a vincere ugualmente. Il primo avversario dopo Kure, che dà inizio alla nuova fase del torneo, è Cosmo Imai conosciuto per la sua fulminea capacità d’apprendimento. La sua tecnica è in continua evoluzione grazie alla sua caparbietà e l’acutezza mentale di imparare da ciò che osserva. Ohma non è un avversario facile nonostante la difficoltà iniziale riscontrata con Cosmo.
Lo scoglio più difficile da valicare deve ancora arrivare e il nostro protagonista può solo immaginare cosa gli aspetta. Ciò a cui sta andando incontro l’Ashura è l’incontro più difficile della sua vita e non sarà combattuto sul ring. Una durissima verità sta per essergli svelata da alcuni combattenti partecipanti al torneo. Dei tasselli della sua vita i quali gli faranno scoprire parti del suo passato ancora oscure al nostro Ohma. Il protagonista ha l’enorme sfortuna di attirare a sé rogne anche al di fuori degli incontri, probabilmente per via della sua innata abilità combattiva. La vicinanza di Kazuo è però una costante durante i combattimenti dentro e fuori l’arena. Il suo manager è il punto di forza della perseveranza di Ohma il quale non molla mai nonostante le sue condizioni fisiche. La tecnica che lo trasforma in un demone, infatti, mette a dura prova il fisico dell’Ashura.
Ma quante se ne danno?
L’anime è un susseguirsi di pugni, calci, ginocchiate e tecniche peculiari di ogni lottatore. Si può apprezzare ciò in ogni singolo combattimento proprio per la diversificazione del modo di combattere di ognuno dei partecipanti. Questo era già un punto a favore delle stagioni precedenti e in questa viene apprezzato ancora di più. Lo stile della Zanna, la difesa inespugnabile di Gensai Kuroki, la tecnica di Ohma sono caratteristiche studiate a pennello per non utilizzare sempre gli stessi stili di combattimento. A dare man forte ai combattimenti, già elettrizzanti di loro, ci sono i brani di Yasuharu Takanashi. L’opening, nella prima parte affidata ai SiM, cede il posto a Feel my pain degli Hey-Smith. Gli scontri uniti ad una colonna sonora rock creano un’atmosfera vibrante per lo spettatore che viene travolto da tutto ciò.
La recensione di Kengan Ashura prosegue e parliamo di ciò che non manca in questo anime ovvero l’azione. Dove c’è azione c’è spesso sangue e anche in questo anime non manca. Alcune scene peccano nella mancanza di esso quando invece dovrebbe esserci probabilmente per una sorta di censura intermittente. Durante gli incontri se ne versano a litri per poi mancare quando c’è una ferita aperta quindi c’è la censura o no? Non si capisce ma è comunque apprezzabile l’aver voluto mantenere il colore, anche abbastanza vivido, a differenza di altri anime. L’animazione ha mantenuto il livello alto delle stagioni precedenti con una fluidità dei movimenti stupefacente. La tecnica 3D rende i corpi dettagliati quasi come i disegni del talentuoso Boichi (se non lo conoscete vi consigliamo di cercarlo perché merita). Insomma, questa stagione soddisfa le aspettative, le mantiene alte e a noi è piaciuta come quelle passate.
Le nostre conclusioni su Kengan Ashura
Kengan Ashura colpisce forte proprio come i colpi dei concorrenti, ma lo fa in maniera piacevole. Non sono pugni allo stomaco i quali ti fanno solo male, sono pugni che lasciano un segno in maniera positiva. La trama ben sviluppata, i colpi di scena che non mancano assolutamente (un finale inaspettato oltre al passato di Ohma che vede la luce) sono parte integrante di un anime costruito solidamente sulla lotta. Sono pochi i prodotti di questo genere (Baki ad esempio) e, come si dice spesso, meglio pochi ma buoni. Strabiliante, cattivo e crudo, un ritmo dettato dalle lotte ma anche dai flashback e dalle riflessioni dei vari personaggi. Ognuno porta sulle sue spalle un piccolo fardello che viene sviscerato al momento giusto per avere un senso logico e non buttato lì a caso. Ve lo consigliamo vivamente!
Questa e altre recensioni le trovate sul nostro sito di Kaleidoverse. Recentemente abbiamo pubblicato la recensione della terza stagione di The Bear, Jackpot – Se vinci ti uccido, Arthur The king e anche It ends with us – Siamo noi a dire basta. Le avete lette? Se non lo avete fatto forse è il momento di recuperarle. Gli ultimi approfondimenti pubblicati riguardano Robert Downey Jr, i migliori gatcha games tratti dai manga o ancora le migliori serie distopiche. Vi aspettiamo numerosi nei commenti sotto l’articolo e alla prossima!
Il torneo più sanguinoso è tornato sul piccolo schermo con la seconda parte della seconda stagione. Stiamo parlando del torneo di annientamento Kengan dell'anime Kengan Ashura. Nella prima parte della seconda stagione avevamo lasciato Ohma Tokita e il suo manager Kazuo Yamashita agli ottavi di finale. Ora, con l'inizio della seconda parte della stagione, lo vedremo affrontare le fasi finali del torneo. Essendo arrivato così avanti il cammino non sarà per niente facile da percorrere. Infatti sono avanzati al turno successivo i migliori tra i migliori combattenti. Raian Kure è ormai un ricordo lontano ma un Cosmo Imai lo attende ora sul ring per disputare l'incontro. Riuscirà Ohma a superare questo ostacolo? Che cosa riserverà in futuro il torneo al nostro Ashura? L'anime rimane fedele alle stagioni precedenti in fatto di trama, grafica e colonna sonora. D'altronde la ricetta vincente non si deve cambiare più di tanto e infatti è stata migliorata il giusto per non cadere in fallo. Alcuni passaggi salienti riguardanti il passato di Ohma, legato ad altri combattenti, vedranno finalmente la luce in questa stagione. Un prodotto davvero soddisfacente ed entusiasmante da guardare tutto d'un fiato ora che è finito!