Nel 2019 è uscito un film a dir poco particolare, una revisione della classica storia di Biancaneve e i sette nani che abbiamo conosciuto negli anni ’30 grazie a Walt Disney. La caratteristica più saliente ed evidenziata della protagonista era il suo essere “la più bella del reame”, dettaglio che la porterà quasi a essere uccisa dalla regina cattiva, ma Scarpette Rosse e i Sette Nani parte dal presupposto quasi opposto: una Biancaneve “brutta”. Il lungometraggio, pur essendo d’animazione e quindi indirizzato a bambini, manda un messaggio molto profondo sul concetto di bellezza, un termine che al giorno d’oggi sta quasi distruggendo moltissime persone, anche a causa del confronto sociale a cui siamo costantemente sottomessi. Scarpette Rosse e i sette nani vuole quindi trasmettere il messaggio dell’importanza della bellezza interiore.
La protagonista della storia, Biancaneve, è una ragazzina in sovrappeso, ma proprio all’inizio della storia, indossando delle scarpette magiche cresciute su un albero, diventerà bellissima. Parallelamente, una squadra di sette principi, uno dei quali è Merlino – il protagonista maschile -, subirà la maledizione opposta: trattando male la Principessa delle Fate, ella li punirà rendendoli dei piccoli nani dal colorito verdastro. Lo scopo dei principi diventerà quindi quello di cercare e farsi dare un bacio dalla donna più bella del mondo per tornare al loro aspetto fisico originale.
Le controversie della pellicola
Scarpette Rosse e i sette nani è stato, sfortunatamente ma comprensibilmente, frainteso. Biancaneve vuole rappresentare l’importanza e la superiorità della bellezza interiore rispetto a quella esteriore, ma per mandare al meglio questo messaggio il personaggio è stato disegnato per apparire brutto. Biancaneve è consapevole di non essere la più bella del reame, anche il principe, quando la vede nella sua vera forma, non la definisce più come meravigliosa, ma in questo modo la pellicola ha attirato su di sé forti accuse di body-shaming. Voler rappresentare Biancaneve come brutta, ha fatto trasparire l’idea che l’essere in sovrappeso come lei sia sinonimo di bruttezza – soprattutto a causa di una terribile campagna pubblicitaria che rendeva questo messaggio quasi esplicito, dichiarando “e se Biancaneve non fosse bella?”-, ma la doppiatrice della protagonista, Chloë Grace Moretz, e la produttrice Su-jin Hwang si sono scusate, chiarendo definitivamente che non era questo l’intento.
I personaggi si incontreranno in un modo simile a quello della storia originale: Biancaneve, dopo essere diventata stupenda a causa delle scarpette, viene scoperta dalla Regina Cattiva, che inizierà a darle la caccia per riottenere il potere delle preziose calzature, anche a costo di ucciderla. La principessa, in fuga, finirà a casa dei sette nani, in origine i “favolosi sette”, e chiederà il loro aiuto per scoprire cosa è accaduto tempo addietro al padre e sfuggire alle minacce della regina. Per i nani questa diventa l’occasione d’oro e cercheranno in tutti i modi di conquistare la fanciulla, ma lei inizierà ad affezionarsi solo ad uno: Merlino. Questo personaggio è colui che deve superare i pregiudizi che ha sul proprio aspetto fisico, ma si comporta in modo molto ipocrita, volendo che Biancaneve non lo giudichi per il suo aspetto e facendo esattamente questo con lei.
Biancaneve: la rappresentazione della body-positivity
Il personaggio di Biancaneve è rappresentato in modo sublime: ella è consapevole di non essere bella, ma neppure per una volta durante la visione della pellicola la vedremo triste per questo motivo, anzi, a malapena lo commenterà. Non le interessa minimamente del suo aspetto, tanto da essere molto sollevata nel momento in cui si leva le scarpette magiche perché si sente meglio nel suo vero corpo. Al contempo, invertendo dei ruoli a cui forse siamo abituati, è il principe quello che si sente a disagio nel corpo di nano ed è terrorizzato all’idea che nessuna bella fanciulla lo bacerà mai vista la sua bruttezza. Egli non fa che ripetersi che se otterrà un bacio da Biancaneve finalmente lui potrebbe vederlo per “quello che è”, non capendo che alla ragazza dell’aspetto esteriore non interessa nulla.
È molto significativo il fatto che le scarpette possano levarsi solamente se “lo vuoi davvero”. Biancaneve infatti, quando ha paura di essere giudicata, non riesce a levarle, ma può quando è da sola. Una delle scene più significative del film è, di conseguenza, quando Biancaneve si leva le scarpe per salvare Merlino. Osserviamo infatti il famoso specchio magico riflettere la scena e commentare, con aria sorpresa, “vuole salvare lui più di essere bella?”. È stato molto significativo anche il finale: Biancaneve non ha una magica trasformazione che la cambia definitivamente – sebbene diventi la più bella del mondo per Merlino -, e, dato il messaggio che Scarpette Rosse e i Sette Nani vuole mandare, quando la pellicola finisce questo dettaglio fa tirare un sospiro di sollievo.
Una pellicola innovativa
Ormai ci stiamo tutti abituando all’idea che la bellezza non possa essere considerato qualcosa di oggettivo, ma, anche se con dei messaggi un po’ fraintendibili, Scarpette Rosse e i Sette Sani è probabilmente uno dei primi film d’animazione a rappresentare “coerentemente” questa idea. Per quanto nessuna pellicola per bambini ormai commenti i propri personaggi a livello fisico, è comunque indiscutibile il fatto che non si vedono molti protagonisti avere un aspetto diverso dal tipico “alto, snello, con grandi occhi, capelli splendenti…” e, sebbene ciò valga in modo statisticamente più significativo per i personaggi femminili, anche i maschili sono molto spesso alti e muscolosi. Anche a livello caratteriale è molto probabile vedere personaggi bianchi e neri, buoni o cattivi, ma qui Merlino è un ragazzo incredibilmente ipocrita che dovrà fare i conti con i propri pregiudizi prima di meritare un lieto fine.
Nel complesso, possiamo dire che Scarpette Rosse e i Sette nani è un film da recuperare, ma bisogna stare attenti e cogliere in primis il messaggio che il film vuole mandare, altrimenti si rischia di capire qualcosa di totalmente sbagliato. Fatto questo passo, la storia raccontata è avventurosa e piacevole a livello grafico, i personaggi sono ben costruiti, il messaggio molto positivo e il finale è particolarmente apprezzabile. Sperando di avervi convinti, siete come sempre invitati a non perdervi alcuna novità del mondo cinematografico seguendoci sul nostro sito ufficiale e unendovi al nostro canale Telegram.