Da giovedì 27 marzo è disponibile su Prime Video un nuovo film thriller con protagonista Nicole Kidman. Di seguito troverete la nostra recensione su Holland e scoprirete cos’ha funzionato e cosa no. Al momento ci limitiamo a dirvi che è un film abbastanza complicato da seguire e che avevamo delle aspettative differenti rispetto alla resa del prodotto.
La regia è affidata a Mimi Cave (Fresh) la quale si comporta discretamente bene dietro la macchina da presa. I protagonisti di questo film sono pochi e sono interpretati dal premio Oscar Nicole Kidman (Moulin Rouge!), Matthew Macfadyen (Orgoglio e pregiudizio) e Geel Garcia Bernal (Coco). Fa una piccola comparsa all’interno della pellicola anche Rachel Sennott (Shiva Baby).
Holland, la trama
Holland è una piccola cittadina del Michicgan nella quale è presente un solido insediamento olandese. Il paesaggio e l’atmosfera, insieme alla cultura locale sono pressoché identiche a quelle dei Paesi Bassi. Qui ritroviamo Nancy Vandergroot, un’insegnante e allo stesso tempo casalinga della comunità. Nancy è la moglie di Fred Vandergroot, un optometrista ben posizionato socialmente all’interno della cittadina di Holland. La loro fama e rispettabilità sembra essere messa al centro di ogni loro azione.
Holland è una cittadina molto strana, a tratti comica per ciò che succede. I comportamenti di Fred faranno scattare un campanello d’allarme all’interno della testa di Nancy, la quale decide di iniziare una sua indagine personale coinvolgendo il suo collega, Dave Delgado. La donna si comporterà in maniera abbastanza stravagante e farà di tutto per scoprire il mistero che si cela dietro suo marito, riuscirà a trovare una soluzione?
Fred Vandergroot nasconde un segreto e sua Moglie Nancy comincia ad indagare come un’esperta detective.
Due parti ben distinte
Partiamo col dire che noterete come questo film sia diviso in due parti ben diverse, una molto lenta e l’altra imbottita di intensità. Il film inizia in maniera abbastanza confusionaria creando parecchi dubbi nello spettatore il quale si chiederà dove voglia andare a parare questa pellicola. Non sarebbe un difetto se non fosse che questa prima parte dura fino agli ultimi 30 minuti del film. Tutto ciò dovrebbe fungere da introduzione, ma oltre a dare una marea di informazioni non crea minimamente interesse nello spettatore.
La seconda parte, invece, è ricca di azione e vi sentirete come risvegliati da una sorta di dormiveglia. La vostra attenzione, qui, sarà molto alta e vorrete capire molto di più. L’enorme pecca di questo momento è che dura solo 30 minuti ed è, sostanzialmente, la fine del film. Avrebbero dovuto tenere questo livello durante tutta la durata del film ma, così facendo, hanno ottenuto un incipit che non ricorderà nessuno e un finale totalmente scollegato da esso.
Confusione, confusione, confusione
Avete per caso letto la parola “confusione”? Ebbene sì, questo è ciò che proverete guardando Holland. La sceneggiatura sembra avere una sola cosa riportata in ogni copione: caos. Non è un caos coinvolgente, che fa rumore e che cattura l’attenzione ma un mix di troppe idee messe in scena a caso. Sono presenti ottimi spunti i quali avremmo voluto approfondire ma rimangono abbozzati e fini a se stessi come, ad esempio, la questione di Delgado; perché far vedere una cosa del genere se poi non verrà mai più ripresa?
Il film dura 1 ora e 48 minuti ma a noi sono sembrate 3 ore e 40 per quanto fosse pesante. Voleva essere un thriller psicologico con tratti horror e in parte lo è, ma crediamo che gli sceneggiatori si siano persi nel loro stesso mistero. La comunità di Holland è affascinante, così come i coniugi Vandergroot, ma non vengono mai esplorati. A un certo punto della storia veniamo riempiti di tanti avvenimenti, ma è troppo tardi per dargli una maggiore profondità.
Il salvagente di Holland
Sebbene abbiamo trovato la pellicola abbastanza noiosa e pesante, possiamo affermare che le interpretazioni hanno rispettato le più rosee aspettative. Nicole Kidman e Matthew Macfadyen regalano una performance davvero ottima cucendo su se stessi i coniugi Vandergroot alla perfezione. Due ottimi attori tengono a galla un film ma, quando i loro personaggi e la storia sono scritti male, c’è molto poco da salvare. I loro personaggi, per quanto ben interpretati, sono troppo prevedibili.
Quando hai un attrice del calibro della Kidman ti aspetti di vedere quantomeno un film abbastanza lineare e concreto. Quello che vi chiederete è come mai abbia accettato di fare un film così caotico. Secondo la nostra opinione, la Kidman si è fatta ammaliare dagli ottimi propositi che avrebbero voluto raccontare ma, purtroppo, non ci sono minimamente riusciti. Il personaggio di Geel Garcia è scritto così male che ve lo dimenticherete anche durante la visione, non proprio un bel lavoro.
La Kidman è una garanzia, Macfadyen si comporta molto bene, ma i loro personaggi sono la cosa più prevedibile e scontata potessero mai creare. Qualcuno ha visto Geel Gacia? Perché noi non ce lo ricordiamo!
Le nostre conclusioni su Holland
Holland è un thriller psicologico che prova a essere tante cose, ma riesce solo a confondere lo spettatore e ad annoiarlo. Ammettiamo che avevamo aspettative abbastanza alte per questo film dopo aver visto il trailer, ma siamo rimasti estremamente delusi dopo la sua visione. Si poteva fare qualcosa di veramente bello e memorabile, invece hanno deciso di fare una pellicola anonima che finirà nel dimenticatoio dei prodotti in streaming.
Vi invitiamo a guardare il film ugualmente per farvi un’idea personale in modo da poterla scrivere qui su Kaleidoverse oppure sulla nostra pagina Instagram. Se dopo la visione di Holland vi sentite annoiati e appesantiti vi consigliamo di leggere qualche nostro articolo, come ad esempio quello su The Residence, o quello sugli episodi 5 e 6 di Daredevil: Rinascita. Al prossimo film!
Pro:
Ottime interpretazioni della Kidman e Macafadyen
Buone idee di partenza
Contro:
Narrazione troppo pesante che sembrano allungare il minutaggio
Troppa confusione nella sceneggiatura