Dopo aver riportato su Kaleidoverse La Ruota del Tempo 3 in una recensione che raccoglie un parere dei primi 3 episodi – recuperatela qui se ve la siete persa – rieccoci a proseguire con la visione della terza e nuova stagione della serie TV tratta dalla saga di Robert Jordan, che vi terrà compagnia con delle piccole recensioni settimanali fino alla sua conclusione. E quindi eccoci a parlare dell‘episodio numero 4 de La Ruota del Tempo 3, dal titolo Il cammino verso la lancia, disponibile su Prime Video dallo scorso 20 marzo e di cui vi parlo In questa breve articolo senza spoiler.
La terza stagione de La Ruota del Tempo vede alla regia Ciaran Donnelly (Kin), Thomas Napper (Jawbone) e Marta Cunningham (Valentine Road) e alla sceneggiatura Rafe Judkins (Uncharted), Justine Juel Gillmer (Mako mermaids), Dave Hill (Il trono di spade), Katherine B. McKenna (Dirty John), Beverly Okhio (Them) e Ajoke Ibironke (Doctor Who: Redacted). Il cast invece comprende Rosamund Pike (Gone Girl), Daniel Henney (X-Men: Le origini – Wolverine), Madeleine Madden (Dora e la città perduta), Josha Stradowski (Gran Turismo) e Ayoola Smart (Juliet, Naked – Tutta un’altra musica). Vediamo la trama della puntata.
La Ruota del Tempo 3: Il cammino verso la lancia
Questo episodio de La Ruota del Tempo 3 si concentra sulla gruppetto di personaggi che ha intrapreso il sentiero oltre la Dorsale, ovvero coloro i quali hanno deciso di raggiungere gli Aiel, il popolo da cui provengono Aviendha (Ayoola Smart) e Rand (Josha Stradowski). In particolare, in questa puntata osserviamo lo svolgersi di una prova importantissima e che cambierà la vita di alcuni dei personaggi in maniera indelebile, ma non solo: lo spettatore può assistere infatti alla rievocazione di alcuni eventi che aggiungono importanti tasselli alla lore di questo meraviglioso universo che stiamo ancora imparando a conoscere.
Dal punto di vista registico e puramente visivo questo episodio conferma quanto già avevo detto nella prima recensione di questa nuova stagione: la fotografia è migliorata notevolmente, esalta tanto i personaggi quanto le scenografie naturali meravigliose che li ospita e contribuisce enormemente a donare a ciò che lo spettatore vede un’aura di epicità e di mistero che ben si abbina al genere fantasy di questa serie TV. Dal punto di vista della scrittura abbiamo invece un episodio che gioca con un concetto molto importante di questo universo, il tempo, e lo fa appoggiandosi sul montaggio repentino e sull’espressività di alcuni membri del cast, eccellente.
Al centro della puntata c’è una prova che cambierà la vita dei personaggi che la affrontano.
Oltre le lance
Come detto sopra parte importantissima di questa puntata è una prova che alcuni dei nostri personaggi devono affrontare per poter andare avanti nel loro percorso: sto parlando di Aviendha, Rand e Moiraine (Rosamund Pike), che intraprendono percorsi paralleli sfidando in primis sé stessi e in secondo luogo il destino stesso, imbarcandosi in un viaggio spazio-temporale in una nuova città misteriosa e quasi ultraterrena dal quale usciranno profondamente cambiati.
Sicuramente lo svolgimento di questa prova getta nuova luce sia sul funzionamento della società degli Aiel – il popolo da cui proviene Aviendha e di cui fa parte anche Rand – ma evidenzia ancor di più l’evoluzione del rapporto tra il Drago Rinato e la Aes Sedai che lo sta seguendo fin dalla prima stagione, delineando nuove prospettive e nuovi snodi possibili che potrebbero verificarsi e che potrebbero anche far scendere lungo la spina dorsale degli spettatori e dei fan un brivido di apprensione.
Oltre sé stessi
L’aspetto migliore di questo episodio – quello che ha colpito di più chi sta scrivendo – è quello che riguarda in particolare la prova che deve affrontare il nostro protagonista, Rand: una prova che sconvolge e ammalia lo spettatore sia dal punto di vista puramente visivo. Questa puntata gioca molto col concetto di tempo, sia dal punto di vista visivo che contenutistico: il ragazzo è costretto a dover scavare nel passato per trovare sé stesso ma non solo, anche per trovare ciò che è venuto prima di lui.
Questo trasmette un messaggio sicuramente bellissimo, la necessità di conoscere il passato per poter costruire il presente e il futuro. Rand entra in una sorta di Animus che si lega sia all’Unico Potere che ad un albero mitologico. Inoltre, abbiamo finalmente la possibilità di affacciarsi su un passato remoto che sembra completamente distaccato dall’epoca in cui si svolgono gli eventi de La Ruota del Tempo e che getta nuova luce su alcuni eventi e alcuni personaggi, facendo sorgere negli spettatori ancora più domande su ciò che ha portato questo misterioso e magico continente a diventare come lo vediamo.
Nomen omen, in questa puntata il tempo gioca un ruolo fondamentale, giocando con il concetto di violenza.
Fino alla puntata numero 5
Questo episodio de La Ruota del Tempo 3 si conferma quindi d’impatto e mantiene sicuramente alta l’attenzione, facendo già venire voglia a chi guarda di poter vedere l’episodio seguente che purtroppo dovrà aspettare una settimana prima di essere disponibile su Prime Video. Sicuramente abbiamo molte domande, come probabilmente la maggior parte degli spettatori, tra cui appunto cosa accadrà adesso che Rand e Moiraine hanno affrontato questa prova e quali saranno gli snodi che prenderà la trama, viste le rivelazioni che entrambi hanno avuto del passato e del futuro.
Avete già visto questa puntata? Se sì, raccontateci le vostre impressioni con un commento, qui su Kaleidoverse o sulla nostra pagina Instagram – anche lei rinata – che potete seguire per restare sempre aggiornati sulle ultime novità in campo cinematografico, seriale, d’animazione e videoludico. Nel salutarvi vi lascio qualcuno dei nostri ultimi articoli: la recensione dell’episodio numero 24 dell’anime Blue Box, quella del thriller La Duplicità di Tyler Perry e quella della nuova serie TV Sconfort Zone. Alla prossima!