A seguito di quasi 5 anni di produzione travagliata, tra polemiche sul cast, vari reshoot e cambi di sceneggiatura, arriva finalmente al cinema Biancaneve. La pellicola è il ventesimo remake live action dei classici Disney, una serie di prodotti non esenti da critiche negative ma dal buon successo commerciale, Il Re Leone (2019) su tutti. Riuscirà la principessa più “anziana” della Disney a raggiungere lo stesso obiettivo?
Nella pellicola diretta da Marc Webb (The amazing Spider-Man) e sceneggiata da Erin Cressida Wilson (Secretary), troviamo nel ruolo della giovane principessa: Rachel Zegler (West Side story) che dovrà avere a che fare con la perfida regina interpretata da Gal Gadot (Wonder Woman). Nel cast troviamo anche Andrew Burnap (We Crashed) ed Emilia Faucher (CODA- I segni del cuore) nel ruolo di una giovanissima Biancaneve.
Il momento del remake live action è arrivato anche per Biancaneve
Biancaneve e le modifiche alla storia
Disney, con un tentativo poco ispirato, si cimenta nell’adattare la storia di Biancaneve in una chiave più moderna, cercando di intercettare il gusto del pubblico dei più giovani. Tra le modifiche più interessanti troviamo l’adattamento del personaggio del principe, Jonathan (Andrew Burnap), che in questa pellicola è in realtà un capo di una banda di briganti, che non si fa scrupoli a rubare le provviste nel castello della regina. La sua presenza maggiore all’interno del film e il rapporto con Biancaneve è senza dubbio l’idea più interessante di questo remake.
Un’aggiunta invece che sulla carta poteva risultare interessante, ma con una realizzazione che lascia molto a desiderare, è quella del passato di Biancaneve, della regina e di tutto il regno. All’interno della pellicola abbiamo infatti gli approfondimenti di una storia che nel film originale viene solo accennata tramite narratore. Queste aggiunte risultano noiose, eccessivamente sdolcinate e di fatto inutili rispetto al film originale.
Rachel Zegler e Gal Gadot, due poli opposti
Dopo le sue performance attoriali e canore nel remake di West Side Story di Steven Spielberg, che le valsero un Golden Globe, Rachel Zegler si cimenta nel ruolo di Biancaneve. Le ottime doti canore e la buona presenza in scena donano al suo personaggio il giusto valore: rispetto al film originale infatti, Biancaneve è sì una ragazza umile, di buon cuore e candida, ma anche intraprendente e furba. Sicuramente il personaggio più riuscito della pellicola.
Non si può dire lo stesso della regina malvagia interpretata da Gal Gadot. Il suo personaggio infatti risulta quasi una parodia del personaggio originale, non mette paura, non trasmette alcun tipo tensione nello spettatore ed è poco credibile. Non un buon inizio per quello che dovrebbe essere uno dei cattivi più iconici dell’immaginario dei classici Disney. Gal Gadot risulta eccessivamente sopra le righe nella sua recitazione, quasi impossibile da prendere sul serio.
I sette brutti nani
La nota più dolente di tutte di questo remake live action è senza dubbio la computer grafica. Tutti gli ambienti risultano fin troppo finti, i personaggi sembrano sempre fuori contesto, tanto da riuscire ad immaginare gli attori recitare in una stanza fatta di Green screen. Le creazioni che risultano più brutte e fastidiose agli occhi dello spettatore sono sicuramente i sette nani.
Per uncanny valley si intende quella repulsione che provoca un robot (o un’animazione digitale) troppo simile alla realtà, negli esseri umani: ed è esattamente la sensazione che si prova guardando i sette nani di questo film. Per quanto siano divertenti come personaggi e protagonisti di diverse gag, risultano eccessivamente brutti, e a tratti inquietanti, anche per uno spettatore più adulto. Forse sarebbe stato meglio assumere degli attori affetti da nanismo, così che, oltre ad avere un risultato migliore su schermo, si sarebbe evitata una polemica, vero Peter Dinklage?
Non guardate i sette nani negli occhi per troppo tempo
Le belle canzoni e i tristi costumi
Se da una parte gli ambienti in computer grafica risultano poco gradevoli, non si può certo dire di meglio per quanto riguarda i costumi. Troppo banali e con poca personalità per essere un film blockbuster Disney. Biancaneve risulta l’unico personaggio con dei colori accesi indosso, mentre la banda di Jonathan e gli abitanti del regno vivono in un girone infernale dove gli unici vestiti disponibili sono in scala di grigi. Piccola nota positiva invece per i costumi della regina cattiva che, anche grazie alla mole elevata di gioielli in aggiunta ai vestiti, risultano belli da guardare.
Tra vecchi classici presi e riadattati dal film originale e nuove musicalità, le canzoni sono le parti più interessanti di questa pellicola. Risultano divertenti, inserite bene nella narrazione e coerenti con la storia che viene raccontata. Le canzoni sono più che orecchiabili, tutti gli interpreti da questo punto di vista fanno un ottimo lavoro, anche nel doppiaggio italiano non siamo da meno, i brani sono adattati in maniera molto fedele e sono piacevoli da ascoltare.
Le nostre conclusioni su Biancaneve
Il remake di Biancaneve alla fine risulta un film al di sotto della sufficienza, con poche idee nuove e scelte artistiche discutibili. La bella voce di Rachel Zegler e alcune scene divertenti non bastano per considerare questo un film riuscito. Ce la farà Disney nella missione quasi impossibile di realizzare un remake live action che possa rendere soddisfatti tutti i tipi di pubblico aldilà del risultato al botteghino? Vedremo cosa succederà a fine anno con il remake di Lilo e Stitch. Guardate il trailer di Biancaneve.
Adesso, come sempre, la rimettiamo a voi. Darete una possibilità a questo nuovo adattamento di Biancaneve in sala dal 20 marzo? Fateci sapere la vostra opinione con un commento qui sul sito di Kaleidoverse o sulla nostra pagina Instagram che potete seguire per rimanere sempre aggiornati sugli ultimi articoli pubblicati: come la recensione di The Electric State, un articolo sui personaggi più forti del mondo anime o la storia della famosa saga videoludica: Monster Hunter. Alla prossima!
Pro di Biancaneve
Canzoni Orecchiabili
Buona interpretazione di Rachel Zegler
Ritmo tendenzialmente scorrevole
Contro di Biancaneve
Computer grafica discutibile
Una scrittura per niente ispirata e poco originale
Cattivo stereotipato e sopra le righe