Dopo quasi 2 anni di attesa finalmente possiamo dirlo: la stagione 3 de La Ruota del Tempo è arrivata. La serie TV fantasy tratta dalla saga letteraria di Robert Jordan e prodotta da Prime Video è disponibile sulla piattaforma streaming dal 13 marzo, ma Kaleidoverse ha avuto il piacere di poter visionare in anteprima i suoi primi 3 episodi, e ve ne parlerà in questa breve recensione – come sempre priva di spoiler. Prima di inoltrarci lungo gli intricati sentieri del continente, però, vi ricordo che a suo tempo avevo raccolto i pensieri sulla seconda stagione della serie TV in questo articolo.
La regia di questa nuova stagione de La Ruota del Tempo vede i nomi di Ciaran Donnelly (Kin), Thomas Napper (Jawbone) e Marta Cunningham (Valentine Road), mentre la sceneggiatura è firmata da Rammy Park (Meet Caroline), Justine Juel Gillmer (Mako mermaids), Dave Hill (Il trono di spade), Katherine B. McKenna (Dirty John), Beverly Okhio (Them) e Ajoke Ibironke (Doctor Who: Redacted). Nel cast abbiamo – tra gli altri – Rosamund Pike (Gone Girl), Daniel Henney (X-Men: Le origini – Wolverine), Zoë Robins (Shannara), Madeleine Madden (Dora e la città perduta), Josha Stradowski (Gran Turismo) e Markus Rutherford (County Lines).
La Ruota del Tempo Stagione 3 Recensione: i primi 3 episodi
Il ritorno nel mondo del Drago Rinato (Josha Stradowski) è un ritorno col botto: se, infatti, avevamo lasciato i nostri personaggi alla fine di un’estenuante battaglia e all’inizio di un nuovo cammino, in particolare per il personaggio di Rand al’Thor. La stagione 3 si apre subito con un carico da 90: uno spostamento spaziale e una minaccia che prende piede fin da subito e promette di tenere compagnia agli spettatori e ai personaggi per l’intero corso della stagione. E proprio i nostri beniamini ancora una volta si ritrovano a dover prendere delle scelte che li porteranno ad esplorare nuovamente la vasta mappa dell’universo del continente.
Per quanto riguarda il comparto tecnico per il momento non ho nulla da ridire. Sicuramente la regia riesce a dare il passo alla narrazione e la fotografia, rispetto alla prima e alla seconda stagione è sicuramente meno buia, anche in quelle scene in cui effettivamente la luminosità è scarsa, quindi c’è sicuramente un miglioramento da questo punto di vista. Per quanto riguarda invece la sceneggiatura, questa stagione sembra essere molto più politica della seconda. Nonostante ci siano comunque scontri fisici e momenti d’azione, la trama prende una svolta più lenta e intricata, alla quale bisogna prestare attenzione per evitare magari di restare indietro o perdere qualche pezzo per strada.
La stagione 3 de La Ruota del Tempo sembra essere molto più politica delle precedenti.
Un ritorno in grande stile
Sicuramente un elemento che spicca molto di questi primi 3 episodi è il ritorno nel mondo di Robert Jordan, che agli amanti di questa serie apparrà come un ritorno a casa e rivediamo con affetto i personaggi e i luoghi che abbiamo imparato a conoscere lentamente nel corso delle prime 2 stagioni. Sicuramente i colpi di scena non mancano – l’episodio 1 è esemplificativo a tal proposito – il che fa chiedere a chi scrive cosa ci riservano le restanti 5 puntate di questa nuova stagione e in che modo le rivelazioni che già hanno avuto luogo in questi primi 3 episodi si inseriranno all’interno della narrazione.
Una cosa è certa: i ragazzi dei Fiumi Gemelli sono tornati più carichi e scombussolati che mai, ma anche determinati e pronti a dare il massimo. E, anche se – come vedremo a breve – si separano in fretta la presenza scenica è ben guadagnata, così come il sentiero di ognuno di loro. Inoltre vediamo già i nuovi arrivati affermarsi senza particolare sforzo, contribuendo a infittire il già denso muro di misteri che ruotano insieme alla Ruota del Tempo, che tutto dà e tutto toglie.
Personaggi divisi, serie più forte
Una delle delle cose che caratterizzano questo inizio di stagione è il fatto che, nonostante i nostri amati personaggi partano insieme da Tar Valon, ben presto sono costretti nuovamente a separarsi. La cosa, in realtà, non stupisce più di tanto: La Ruota del Tempo è infatti una storia che si basa molto sulle scelte e sulle azioni dei personaggi, di conseguenza averne così tanti aggiunge complessità e originalità alla storia, soprattutto se prendono strade diverse.
E vista la diramazione dei nostri è sicuro che l’esplorazione dei singoli rivestirà un ruolo ancora più importante rispetto alla stagione 2. Rand (Josha Stradowski), Egwene (Madeleine Madden), Perrin (Markus Rutherford) e Mat (Dónal Finn) mi hanno colpita in particolar modo, ma anche Nynaeve (Zoë Robins) ed Elayne (Ceara Coveney) promettono di dare filo da torcere al destino. Infine, i personaggi secondari sembrano rivestire nuova luce, tra graditi ritorni e nuove presentazioni che intrecciano ulteriori strati di complessità.
La Ruota del Tempo gira grazie alle azioni e alle scelte dei personaggi che la muovono, e chissà quali sentieri verranno intrapresi.
La conclusione di questo nuovo inizio
Non possiamo che aspettare con ansia l’uscita dei restanti episodi della serie TV e pronosticare insieme a voi quelli che saranno le evoluzioni de La Ruota del Tempo, soprattutto per chi non ha letto i romanzi della saga. Sicuramente avrà spazio anche il rapporto turbolento tra Rand e Moraine (Rosamund Pike), soprattutto alla luce di alcune dichiarazioni pronunciate dalla Aes Sedai. E soprattutto, l’aggiunta di nuovi scenari a questa serie alza sicuramente la curiosità nello spettatore e il senso di anticipazione per quello che vedrà nel corso delle puntate.
E adesso, come sempre, la rimettiamo a voi: quali sono i vostri pronostici per questa stagione 3 de La Ruota del Tempo? Fatecelo sapere in un commento qui su Kaleidoverse o sulla nostra pagina Instagram, che potete seguire per restare sempre aggiornati sulle ultime novità in campo cinematografico, seriale, d’animazione e videoludico. Vi lascio con alcuni dei nostri ultimi articoli: la recensione di Another You, quella della stagione 2 di LOL Talent Show e quella del capitolo 1142 di One Piece. Alla prossima!