La piattaforma streaming di Disney+ ci ha abituati ad un certo tipo di prodotti senza puntare a qualcosa di diverso. Lì infatti possiamo trovare serie TV su supereroi, fantascientifiche o di qualsiasi altro genere. Raramente possiamo incappare in prodotti legati al mondo dello sport fino a poco tempo fa. La nostra nuova recensione infatti vuole parlarvi della serie TV A thousand blows la quale vi trasporterà sul ring quadrato. Un prodotto che lega boxe, immigrazione e rapporto tra fratelli e oltre.
Tra i principali protagonisti troviamo Malachi Kirby (Hezekiah Moscow) la cui somiglianza con Will Smith potrebbe portarlo lontano. Abbiamo anche, in splendida forma, Stephen Graham (Sugar Goodson) che abbiamo ritrovato anche in Bodies o il secondo capitolo di Venom – La furia di Carnage. E poi ancora Erin Doherty (Mary Carr), Jason Tobin (Lao), Francis Lovehall (Alec Munroe) tra i tanti. Alle regia troviamo Steven Knight il cui nome non vi è nuovo se siete fan di Peaky blinders.
La trama di A Thousand Blows
Londra, 1880. Appena sbarcati nella vittoriana e fumosa città Hezekiah e Alec sono in cerca di fortuna per poter iniziare una nuova vita. Il primo a dire il vero ha già un lavoro ad attenderlo mentre il secondo deve ancora rimboccarsi le maniche. I due sono grandi amici scappati dalla Giamaica in cui hanno vissuto una delle loro peggiori esperienze della loro vita. Il nuovo inizio sembra propizio per i nuovi arrivati eppure non è tutto rose e fiori come spesso può sembrare.
Mary sta mettendo in piedi un piano, insieme ai suoi 40 Elefanti (nome della banda di ladre di cui fa parte), per far suoi i gioielli della Regina. Il suo destino però le ha messo di fronte un uomo appena arrivato dalla Giamaica proprio per la riuscita del suo piano. La donna lo porterà sia nel mondo criminale ma anche degli incontri di boxe. Ed è proprio questo sport a far incontrare Hezekiah e Sugar, un rabbioso e violento pugile campione indiscusso del Blue coat boy. Come si intrecciano le vite di questi personaggi lo scoprirete guardando la serie!
Una Londra bella ma crudele
Non vogliamo di certo rovinarvi la sorpresa di come andranno le cose tra Hezekiah, Sugar e Mary leggendo la recensione di A Thousand Blows. Alcune cose però possiamo dirle per farvela vedere con un occhio un pochino più critico. Partendo dal fatto che è ispirata a personaggi realmente esistiti, nonostante non si siano mai davvero incontrati, dovrebbe già farvela vedere con più trasporto. In questa serie abbiamo infatti l’unione di due mondi: il pugilato e quello delle Forty Elephants, i quali hanno come punto comune la Londra di fine ‘800.
Giustamente starete pensando come si è arrivati a parlare di boxe e un sindacato femminile di donne criminali. Sembrerebbe ci siano due trame parallele senza alcuna intersezione eppure vi stareste sbagliando a pensarlo. Il nostro Sugar pur essendo un uomo con una grande fama da duro e inscalfibile ha un punto debole. Ed ecco che arriva la traversa che apre la comunicazione tra le due trame, parallele solo in apparenza. Proseguiamo nella recensione di A thousand blows per vedere parallelismi, dualismi e punti di forza della serie in questione.
Il rapporto tra fratelli di sangue e non
All’interno di A thousand blows potrete apprezzare, oltre ai costumi, sceneggiature e fotografia, la caratterizzazione dei personaggi. Se da una parte abbiamo Hezekiah e Alec, fratelli solo perché cresciuti insieme, dall’altro abbiamo invece Sugar e Treacle Goodson, fratelli di sangue. Parliamo sempre di fratelli il cui rapporto può essere più o meno indissolubile ma mettendoli a confronto possiamo notare differenze sostanziali tra i due tipi. I Goodson, soprattutto Sugar, è pronto a tutto per difendere l’onore e la propria fama.
Treacle è molto più sentimentale, se così possiamo definirlo, perché il suo pensiero è rivolto più alla salute del fratello che alla sua fama. L’incontro tra Sugar e Hezekiah, fortuito o predestinato decidetelo voi, avrebbe potuto segnare profondamente la salute e la gloria del rude Goodson. Tra Alec e Hezekiah invece è tutta un’altra storia dove entrambi vogliono il meglio per l’altro, pronti a tutto purché lo facciano insieme. Quale dei due rapporti è più sano? Solo guardando la serie TV lo potrete decidere.
Le Forty Elephants e la parentesi cinese
Abbiamo parlato della parallela incentrata sul pugilato mettendovi anche la pulce nell’orecchio sul punto di giunzione con l’altra trama di cui vi parleremo ora. Che Mary sia una donna forte, scaltra e furba lo si capisce già dalla prima puntata. Questa corazza può sempre essere tolta se si danno i colpi in punti precisi. Un pugile abile e forte come Sugar non dovrebbe aver problemi a scalfirla eppure non è così semplice.
La banda di ladre conosce bene Mary, sanno dove poter battere per ferirla. Lei rimane comunque una leader indiscussa affrontando a muso duro tutte le difficoltà che la vita le pone di fronte. In alcuni casi un aiuto non fa mai male e qui trova conforto in Lao, un immigrato cinese, prima e in Hezekiah dopo. Lao avrà un ruolo importante nella trama delle Elefanti ma anche per la storia di Hezekiah. I due, fianco a fianco, supporteranno la donna nelle sue imprese.
Quando il colore della pelle può far la differenza
Al loro arrivo a Londra Hezekiah e Alec trovano già la loro prima difficoltà. Grazie al loro colore della pelle, avere un letto e un posto dove stare diventa un problema. Solo chi si è trovato nei loro panni può capire questo disagio e l’ingiustizia vissuta. A tendere una mano è il nostro Lao le cui origini cinesi non lo hanno di certo aiutato ai tempi. L’aver imparato il cinese in Giamaica, grazie ad alcuni abitanti del loro villaggio, ha fatto sì che i due potessero comprendere le loro esigenze.
Lao però non è solo una mano tesa per Mary o Hezekiah, è un uomo in cerca di un modo per tornare al suo paese. La delegazione cinese in visita a Londra poteva essere il mezzo per poter far ritorno nel Sol Levante. Se si fanno i conti senza l’oste questi non torneranno mai e così è stato. La recensione di A thousand blows non vuole rovinarmi la sorpresa sulle sorti del nostro Jason Tobin, guardatela e diteci nei commenti cosa ne pensate!
Le nostre conclusioni su A thousand blows
La serie parte lenta mettendo tante informazioni senza logica nella prima mezz’ora della prima puntata. Ma è proprio nel primo episodio che poi si sfocia in un susseguirsi di tasselli utili a formare un mosaico ben strutturato, con un filo conduttore spesso come la cima di una nave. Gli incontri di boxe, così come le vicende delle Forty Elephants, hanno un trasporto emozionale e fisico come poche serie ultimamente. D’altronde Steven Knight non poteva di certo sbagliare a mirare visto cos’ha creato con Peaky blinders.
Se volete dirci la vostra potete farlo sotto la recensione di A thousand blows attraverso il sito di Kaleidoverse. Qui inoltre troverete nuove recensioni e approfondimenti come, esempio, tre alternative per ingannare l’attesa di Squid game. Per non perdervi le nostre pubblicazioni vi consigliamo di seguirci attraverso la nostra pagina Instagram. Non ci resta che ringraziarvi e salutarvi, alla prossima!
Pro:
Il coinvolgimento che suscita la visione della serie TV;
Il cast con una grande capacità d’interpretazione.
Contro:
Il finale aperto che lascia parecchi dubbi (anche se vengono mostrate parecchie anticipazione della S2);
Non tutti potrebbero apprezzare alcune scene davvero troppo crude per persone con lo stomaco delicato.