Nel favoloso panorama del pop europeo non è difficile trovare appassionati di fumetti, videogiochi o altro. Spesso i comics sono contrapposti a quelli comunemente chiamati manga nonostante il metodo di comunicazione sia lo stesso, quello visivo. Anche la Corea apporta il proprio contributo nell’arte del disegno con quelli che vengono chiamati manhwa. Come vedremo più avanti in questo approfondimento sulle opere coreane che hanno spopolato, alcuni hanno avuto anche una controparte come serie TV.
Il boom dei manhwa è arrivato solo da pochi anni mentre non è sempre stato così in rete. Opere come Tower of god, Solo leveling, Sweet home o The god of high school hanno avuto un grande impatto sul pubblico europeo e non solo. In Corea però non è solo il manhwa a tenere alta la bandiera dell’intrattenimento come vedremo nei prossimi paragrafi.
Il K-pop non è nato con i BTS
Se dovessimo chiedere ai giovani di adesso un gruppo legato al K-pop la risposta potrebbe essere quasi sempre BTS (o Bangtan boys). Il genere di cui sono sicuramente il gruppo, oggi, più conosciuto ha però origini nel 1990 con Seo Taiji and Boys. La band gettò le basi per quello che poi sarebbe diventato il K-pop come lo conosciamo ovvero la fusione di musica e performance di ballo.
Ci sono anche gruppi femminili il cui nome, ai più, non è del tutto sconosciuto. Vi dicono niente Black Pink, Girls’ generation o 2NE1? Vi consigliamo di dargli un ascolto per capire l’importanza di queste band nel panorama mondiale della musica. Anche Bruno Mars ha dovuto inchinarsi alla bravura di Rosé (Black Pink) dopo l’enorme successo della loro APT. A dimostrazione che le influenze coreane possono portare vibes più che positive nello scenario musicale internazionale.
Anche gli Oscar hanno strizzato l’occhio alla Corea
L’arte dell’intrattenimento ha infiniti orizzonti e uno di questi è il cinema. Come dimenticare, nel 2019, l’opera portata agli Oscar da Bong Joon-ho. Con il nome di Parasite il film ricevette sei candidature per poi vincere quattro Oscar tra cui quello come miglior film. La pellicola sudcoreana fu anche la prima a essere candidata ai Premi Oscar. La sua vittoria segna anche la prima per un film non in lingua inglese.
Prima di Parasite però ci sono anche altre opere rilevanti come Oldboy del 2003 di Park Chan-wook o, sempre del 2003 e del già citato Bong Joon-ho, Memorie di un assassino. Possiamo consigliarvi A taxi driver del 2017 di Jang Hoon oppure Peppermint candy del 1999 di Lee Chang-dong. Se c’è una cosa che sanno fanno in Corea sono i film sugli zombie e infatti non potete non aver mai visto Train to Busan (2016) di Yeon Sang-ho.
Il piccolo schermo ci ha regalato grande successi
Siamo passati dalla musica al cinema e non possiamo di certo lasciare indietro ciò che il piccolo schermo ci ha regalato. Siamo quasi certi che la maggior parte di voi stia aspettando la terza stagione di Squid Game (qui la recensione della seconda stagione). Questa però è solo la serie TV il quale ha spostato l’attenzione sui prodotti coreani di questo tipo di intrattenimento. Le opere coreane che hanno spopolato non sono finite qui!
Tra gli show di questo genere possiamo trovare anche, trasposto dalla sua versione webtoon, il citato Sweet home giunto alla terza stagione o anche Hellbound anch’egli tratto dal fumetto omonimo. Un prodotto di un certo carattere il quale affronta tematiche come il bullismo e le sue conseguenze è The glory. Lo scontro ha trovato il proprio spazio nel vasto catalogo Netflix. Rimanendo in tema zombie non potete perdervi Non siamo più vivi.
L’arte del disegno
La poliedricità dell’intrattenimento coreano è chiara così per tutti gli altri paesi nel mondo. Prima abbiamo citato solo alcune delle opere la cui presenza nel nostro mercato ha suscitato curiosità anche su altri prodotti provenienti dal Chosŏn. Poco conosciuto è Killing stalking e la sua storia d’amore e omicidi come nei migliori true crime.
Un illustratore e fumettista la cui prematura scomparsa ha lasciato il segno è Kim Jung-gi. La sua straordinaria capacità di memoria gli permettevano di disegnare senza dover preparare nessun tipo di schizzo o avere riferimenti. L’artista è purtroppo deceduto nel 2022 dopo un infarto a soli 47 anni lasciando un vuoto nel mondo del disegno. Se volete saperne di più potete cercare maggiori informazioni sulla sua tecnica unica e conoscere meglio l’artista che era.
L’apporto coreano nel mondo videoludico
Non potevamo di certo lasciare da parte uno dei metodi d’intrattenimento più comuni in Corea del Sud. Tra le opere coreane che hanno spopolato possiamo addentrarci nel mondo videoludico ed immergerci in giochi il cui successo è a livello mondiale. Oltre ad essere molto forti nel mondo degli Esports, la Corea del Sud si è distinta per la creazione di giochi di alta qualità.
Non solo in fatto di grafica, gameplay e narrazione ma anche a livello competitivo sul mercato globale. Basti pensare a PlayerUnknown’s Battlegrounds tra i più recenti oppure Overwatch ad esempio. Per farvi capire il livello a cui si è arrivati ci basta citare un titolo il quale conoscerete senza dubbio: League of legends. L’opera massima di Riot Games (coreana prima dell’acquisizione da parte di Tencent) mette il punto sulla qualità a cui si è arrivati dopo tanti anni di lavoro.
Travolti come da un onda
Così come nell’opera di Hokusai con l’onda pronta a travolgere i pescatori, anche l’Europa si è trovata a fare l’occhiolino all’hallyu (onda coreana ndr). La Corea del Sud è presente in molti campi della cultura pop ma non solo in quelli da noi citati. Potremmo ad esempio citarvi la forte presenza nel campo del make up soprattutto sul mercato cinese, di cui non vi parliamo perché non è il sito adatto per farlo.
Ci auguriamo che l’approfondimento sulle opere coreane che hanno spopolato vi abbia aperto nuovi confini per quando avete del tempo libero. Se poi volete leggere altri articoli vi rimandiamo al sito di Kaleidoverse dove troverete, ad esempio, la recensione di Captain America: Brave new world. Seguiteci anche su Instagram per non perdervi gli aggiornamenti delle nostre pubblicazioni. Vi ringraziamo per averci letto e ci vediamo alla prossima!