La settimana scorsa Kaleidoverse ha accolto sui suoi schermi un nuovo anime sportivo che terrà compagnia agli appassionati nel corso di questo autunno: Blue Box. Gli episodi escono a cadenza settimanale, il che significa che siamo nuovamente qui, con una nuova recensione, a parlare dell’episodio 2 di questo anime tratto dal manga di Koji Miura (I love you, my teacher) e disponibile in lingua originale su Netflix. Ovviamente vi parleremo della puntata riducendo al minimo gli spoiler – anche se speriamo davvero che se siete qui a leggere abbiate già visto il primo episodio.
Prima di addentrarci nel resoconto di questo secondo episodio vi ricordiamo che Kaleidoverse è un progetto di stampo editoriale che ospita recensioni e approfondimenti sul mondo cinematografico, seriale, videoludico e d’animazione. Potete supportarci commentando i nostri articoli e condividendoli sui social: gli ultimi pubblicati sono la recensione della serie TV Citadel Diana, quella di It’s What’s Inside e della serie TV Gli Anelli del Potere, tornata con la seconda stagione. Torniamo adesso a Blue Box e al secondo episodio: Devi andare al Campionato Nazionale delle scuole superiori.
Blue Box Recensione: cosa succede nell’episodio 2
No, non è un sogno: Chinatsu, la cotta segreta di Taiki, si è trasferita a casa sua perché i suoi genitori si sono trasferiti in America. E, tra una figuraccia e un film mentale, i due ragazzi iniziano a stringere un rapporto che esternamente crea ancora più incomprensioni ma che getta le basi per una bella amicizia. E di amici ne vediamo anche altri, con Hino e Kasahara a supportare il nostro protagonista – sia dal punto di vista sentimentale che nel rincorrere il suo sogno.
Questo secondo episodio continua in maniera naturale la narrazione del primo, alternando momenti di serietà e volontà nell’eccellere in campo sportivo a momenti più leggeri e squisitamente adolescenziali, in cui emerge tutta la goffaggine del protagonista. Fino a questo punto, quindi, Blue Box inizia a fare capolino come anime sportivo sì, ma che dà più rilievo ai sentimenti e allo scorrere delle giornate, tra allenamenti, constatazioni e situazioni casalinghe e familiari.
Un sogno, una motivazione
Anche in questo secondo episodio il lato più romantico di Blue Box è controbilanciato molto bene da quello più motivazionale e competitivo. Se nella prima puntata, infatti, Taiki chiedeva a Chinatsu di impegnarsi per essere ammessa alle Nazionali – competizioni sportive che coinvolgono gli atleti delle superiori – dato il suo grande talento, vediamo in questo caso il capovolgimento di questa esortazione, con il protagonista che esprime un desiderio per sé stesso.
Non solo amore, dunque: anche se i rapporti tra i personaggi si mostrano in lenta evoluzione verso dinamiche interessanti, a farla da padrone, almeno in questo caso, è la forza di volontà e l’importanza dei sogni, anticamera del successo – o, comunque, dimostrazione di impegno e di tenacia se perseguiti con costanza. Inoltre, non è solo il protagonista a ricoprire un ruolo centrale nell’applicarsi al proprio sport: tutti i personaggi si dedicano con dedizione alla propria disciplina, preannunciando un’equa distribuzione di ciò che vedremo in futuro… e nella prossima puntata, che uscirà il 17 ottobre. Ci leggiamo alla prossima!