L’8 Novembre 2019 usciva Death Stranding, l’acclamato gioco di avventura (o per meglio dire di “viaggio”) ambientato nel fantascientifico futuro post-apocalittico concepito dalla mente di Hideo Kojima, padre di titoli come Snatcher (1988), Policenauts (1994) e la serie precorritrice del genere stealth Metal Gear (1987-2018). Death Stranding si è rivelato un’opera avanguardistica nel mondo videoludico, che con non poche opinioni contrastanti da parte della community, ha puntato a una rivisitazione dell’ormai standardizzato e consueto approccio del giocatore al gioco. Quello che abbiamo ottenuto è un “simulatore di corriere espresso” che richiede un’interazione attiva e costante da parte dell’utente; accompagnata da una potente componente narrativa che ricopre un ruolo dominante sopra tutto il resto.
Sebbene la storia di questo celebre titolo possa essere sembrata autoconclusiva, ai The Game Awards di Dicembre 2022 ne è stato annunciato un sequel: Death Stranding 2. Kojima Productions ha comunicato di essere al lavoro sul nuovo progetto, mostrando un accattivante e al contempo malinconico trailer sulle note di un originale Tema di BB. Ancora non sappiamo la data di uscita di questo secondo capitolo, ma in vista delle recenti novità riteniamo opportuno ricordare la trama e soprattutto le scene finali con le quali abbiamo concluso il primo gioco. A tal proposito informiamo i lettori che l’articolo conterrà importanti spoiler. Se non avete ancora giocato a Death Stranding o desiderate riviverne le emozioni in prima persona, vi consigliamo di non proseguire con la lettura.
Death Stranding: uno sguardo sulla trama principale
Come già abbiamo detto, Death Stranding è dotato di una grande componente narrativa. Questa arricchisce il gameplay con 7 ore di cut scene e lunghi dialoghi, molti dei quali allestiti allo scopo di fornire informazioni su informazioni al giocatore, che viene asservito da spiegoni di teorie e idee spesso di carattere scientifico (ovviamente annesse alla trama). Ci troviamo negli Stati Uniti, rinominati Città Unite d’America (UCA) in seguito a un evento catastrofico di proporzioni apocalittiche che ha coinvolto l’intero pianeta e portato l’umanità sull’orlo dell’estinzione: il Death Stranding (coincidenza vuole è anche il titolo del gioco). Si tratta di un fenomeno che ha portato nella nostra realtà conosciuta elementi di natura sovrannaturale. Tutto sopraggiunto da una dimensione chiamata Spiaggia che fa da confine tra noi e il regno dell’aldilà.
In questo decadente ma super tecnologico scenario il giocatore assume i panni del corriere Samuel “Sam” Porter Bridges (Norman Reedus). Il compito è quello di recuperare e trasportare diversi tipi di carico attraverso terreni impervi e ogni sorta di pericoli. Ci destreggiamo tra le CA (Creature Arenate) e Cronopioggia, una pioggia che fa invecchiare qualsiasi cosa tocchi; ma anche avversari umani come i MULI (banditi) e gli Homo Demens, un gruppo terroristico capeggiato da Higgs Monaghan (il cattivone del gioco). Tra una consegna e l’altra la missione principale del nostro Sam è di rimettere in collegamento tra loro le Città Unite d’America agganciandole alla Rete Chirale. Al tempo stesso ritrovare sua sorella adottiva Amelie in modo che possa prendere il posto di sua madre Bridget Strand (deceduta nel primo capitolo) come futura leader dell’UCA.
I presupposti per un finale sconvolgente
Prima di procedere con le grandi rivelazioni del finale di Death Stranding, è doveroso chiarire alcuni punti fondamentali alla comprensione delle ultime scene del gioco. Cosa rende speciale il nostro protagonista? E che cosa sono i BB? Ciò che fa di Sam Porter meritevole di titoli come La Leggenda è la sua caratteristica di essere un “riemerso” (un corriere pressoché immortale). La capacità di “riemergere” è tipica di chi, una volta deceduto, può fare ritorno dal regno dei morti con il proprio corpo illeso. Oltre a questo Sam possiede le DOOMS, abilità connesse con l’aldilà che permettono di percepire le CA. I corrieri che non sono in possesso di questa sensibilità devono ricorrere all’uso dei BB (Bridge Baby). Sono neonati strappati a madri in coma vegetativo e tenuti in uteri artificiali al fine di essere utilizzati come meri strumenti.
La prima rivelazione: chi è Amelie?
Il viaggio di Sam termina su una spiaggia di colpi di scena e rivelazioni, che hanno come sorgente proprio il suo passato e quello di Amelie. Lui riesce a completare la sua missione e connettere tutte le Città alla Rete Chirale, ritrova la sorella e sconfigge Higgs (responsabile del suo rapimento). Da questo momento in avanti si entra nella parte più complicata della storia. Sulla Spiaggia su cui è “intrappolata” Amelie, veniamo a sapere che lei stessa è la mente dietro tutti gli attacchi terroristici della Homo Demens. Ma anche che ha progettato la connessione delle UCA per procedere con il suo piano d’Estinzione di Massa ed eliminazione di ogni forma di vita sul pianeta. Scopriamo inoltre che Amelie non è una persona reale ma l’anima della defunta Bridget Strand.
In passato Bridget si sottopose a un intervento che la rese sterile e che provocò una rottura del suo essere, da allora diviso in corpo (reale e soggetto all’invecchiamento) e anima (Amelie intrappolata sulla Spiaggia). Questa condizione le permette di avere accesso al sapere universale. Sapere che la porta a considerare l’eliminazione della vita come unica soluzione possibile agli errori del passato e ristabilire l’ordine. Diventa un’Entità Estintiva con obbiettivo il Last Stranding. Grazie alla presenza di Sam, Amelie tuttavia cambia idea e decide di scollegare la sua Spiaggia (la principale) dalle altre. Tuttavia l’estinzione viene solo rimandata, poiché a parole sue è un evento che inevitabilmente accadrà in futuro. Dopo questo intervento anche la Cronopioggia nel mondo dei vivi torna a essere pioggia normale.
Come si conclude il gioco e cos’è il Death Stranding
Scampata l’apocalisse assistiamo a un’altra rivelazione, sempre da parte della nostra Amelie. Nel corso di tutto il gameplay abbiamo assistito a un riaffiorare di ricordi che credevamo essere frutto della connessione tra Sam e il suo BB di nome Lou. Attraverso queste memorie abbiamo tratto la conclusione che Cliff Unger (l’uomo nei ricordi) fosse a tutti gli effetti il padre del nostro Bridge Baby. Ebbene, con l’ultimo dei flashback ci viene rivelato il passato nella sua completezza, ovvero che Sam era un BB e che i suoi genitori biologici non sono altro che Lisa Bridges e Clifford stesso. Quest’ultimo venne però sparato e ucciso da Amelie/Bridget, stessa sorte che toccò a Sam neonato che morì subito dopo.
La donna trovò poi l’anima del piccolo sulla Spiaggia e colta dai sensi di colpa decise di riportarlo in vita (trasformandolo in un riemerso). Azione che causa una crepa nell’esistenza scatenando il Death Stranding e permettendo così alle CA di invadere il nostro mondo. Nel presente Sam, venuto a conoscenza di tutti i fatti, riesce a fare ritorno nella realtà e abbandona la Spiaggia di Amelie per l’ennesima volta, in modo definitivo. A gioco concluso lasciamo i personaggi di Porter e il suo Bridge Baby Lou, che scopriamo essere una femmina (Louise), camminare sotto la pioggia ormai non più letale. Tutto chiaro, no?
Death Stranding 2: qualche parola sul Trailer
Nel primo trailer del sequel di Death Stranding, Hideo Kojima ci trascina in un altro abisso di emozioni e nostalgia. Partendo dalle prime scene vediamo quelle che sembrano Louise (ancora neonata) accudita da Fragile, la corriere della Fragile Express nata con le potenti DOOMS che ha aiutato Sam nel primo gioco. Si tratta di un personaggio tra i più amati dalla community che spera questa volta, considerato il teaser, di potersi cimentare nei suoi panni. Avevamo lasciato Fragile in stretti rapporti con la Bridges e con il desiderio di riportare ai vertici la sua compagnia di trasporti. Nel trailer, dopo un brutale attacco terroristico che vede coinvolte lei e la neonata, la rivediamo insieme a un invecchiato Sam Porter (con barba e capelli bianchi) pronti per iniziare una nuova missione.
Per finire, nel trailer osserviamo inoltre una rossa processione di un culto dedicato ad Amelie. La sua figura scolpita viene trasportata come un simbolo religioso attraverso un paesaggio surreale che tutto sembra tranne che il pianeta Terra. Rivediamo l’immagine del viso di Amelie in una maschera rossa sul volto di un nuovo personaggio, forse di Higgs Monaghan la cui vita era stata risparmiata da Fragile. Sono tanti gli elementi che suscitano curiosità ed entusiasmo nell’animo dei giocatori, che ancora si chiedono quale ruolo avrà l’attrice Elle Fanning all’interno del nuovo titolo. In attesa di novità da parte di Kojima Productions, seguiteci sul nostro sito Kaleidoverse per tutti gli aggiornamenti sul mondo dei videogiochi e tanto altro. Come sempre vi invitiamo a iscrivervi sui canali YouTube e Telegram per restare informati.