La Famiglia Addams è decisamente una delle più strane che abbiano mai calcato il piccolo e grande schermo ma, al contrario di quanto si possa pensare, non hanno un’origine prettamente televisiva. La loro storia inizia con delle vignette. Infatti la prima volta in cui il pubblico assapora le stranezze Addams è attraverso le vignette pubblicate dal 1938 sul The New Yorker da Charles Addams (visto il cognome si può intuire da dove abbia preso ispirazione) fino al 1988, anno della morte dello stesso vignettista. Le incursioni televisive e cinematografiche furono e sono molte, tutte diverse quanto uguali, andiamo a scoprirle.
La prima volta non si scorda mai
La prima apparizione della Famiglia Addams al di fuori della carta avvenne grazie alla volontà di un produttore della ABC, tale, David Levy che propose ad Addams la messa in produzione di una serie basata sui suoi personaggi, con l’aiuto dello stesso vignettista. Così si ebbe la nascita di The Addams Family con un humor nero un po’ più smussato rispetto alla controparte cartacea, il quale divenne subito un fenomeno di costume. Già da questa serie si cominciano a delineare le caratteristiche poi ereditate da ogni incarnazione successiva.
A partire da una delle cose più iconiche dell’intera serie: la sigla, probabilmente una delle composizioni musicali più riconoscibili in assoluto dal pubblico televisivo e non. Per passare poi a Gomez e Morticia, soprattutto quest’ultima divenne una vera e propria icona femminista all’epoca, per via della caratterizzazione molto differente rispetto alla moglie-casalinga presente in altre serie del periodo. Questa produzione ebbe anche la possibilità, come prima opera sulla Famiglia Addams, di dettare gli stilemi estetici e caratteriali di ogni personaggio i quali con il loro aspetto spettrale e i comportamenti bizzarri resero il tutto unico e differente da qualsiasi prodotto del piccolo schermo degli anni ’60.
Nulla è per sempre…
La serie fu cancellata dopo solo due stagioni e 64 episodi in tutto e la colpa fu di… Batman! Esatto, la serie coloratissima e camp lanciata nel 1966 fu un catalizzatore di ascolti come non se ne erano mai visti prima sul piccolo schermo e il suo successo decretò l’insuccesso e la fine della serie The Addams Family, che chiuse per via del calo drastico di ascolti. Tuttavia, con le sue caratteristiche uniche e stravaganti la famiglia più spettrale del piccolo schermo rimase nel cuore del pubblico.
… ma a volte ritornano
Il revival avvenne grazie a un’altra serie di successo, Scooby-Doo. In una puntata della prima stagione(1972) della serie originale il gruppo della Mystery Inc, infatti, incrociò la strada della Famiglia Addams che in lingua originale venne doppiata interamente dal cast originale della serie live action del ‘64, tranne per il primogenito Addams Pugsley il quale, in compenso, venne doppiato da una giovanissima Jodie Foster. Questo portò nuovo interesse verso la bizzarra famiglia, cosa che ebbe l’effetto di mandare in produzione ben due progetti.
Il primo fu The Addams Family Fun-House, pensato come pilota per una nuova serie-varietà composta di numeri musicali e sketch comici, i quali vedevano protagonisti i componenti della famiglia e anche la Guest-Star della puntata. Il progetto non ebbe mai seguito e fu solo trasmesso come speciale dalle reti televisive prodruttrici. Il secondo programma ebbe più fortuna del precedente. Cavalcando l’onda della serie animata di Scooby-Doo e delle loro controparti colorate, venne prodotta nel 1973 da Hanna-Barbera una serie cartoon della Famiglia Addams con un’estetica dei personaggi molto più vicina alla controparte cartacea che non al loro adattamento Live-Action, con un setting on-the-road e con rapporti di parentela leggermente differenti (ripresi poi dai film degli anni ‘90). Il nuovo prodotto era composto da una sola stagione di 16 episodi e venne affiancato anche da un proprio merchandising che comprendeva: lunchbox, fumetti e addirittura un gioco da tavolo.
Ritorno alle origini
Grazie al successo della serie Hanna-Barbera la famiglia Addams aveva ancora grande popolarità negli anni settanta. Visto il grande interesse, la CBS decise di produrre un film televisivo, Halloween con la Famiglia Addams, con il cast originale della serie del ‘64. Tutti ripresero i loro ruoli originali, anche gli interpreti di Mercoledì e Pugsley i quali all’epoca della messa in onda dello speciale avevano entrambi una ventina d’anni, ma la “mancanza” dei classici fratelli Addams fu ovviata dalla presenza dei figli dei due.
Questo speciale venne annunciato in pompa magna con una grande copertura mediatica e pubblicitaria da parte della CBS che sperava di dare al progetto un grande slancio e così avere la possibilità di dare inizio a una nuova (3^) stagione della bizzarra Famiglia Addams. Purtroppo la cosa non andò in porto poiché ebbe un’accoglienza a dir poco tiepida da parte della critica e, anche se a fronte di una gigantesca campagna pubblicitaria, un indice di audience non all’altezza delle aspettative della CBS. Bisognerà aspettare il 1991 per rivedere gli Addams.
Alla conquista del grande schermo…
le vicende per trasporre la Famiglia Addams sul grande schermo furono a dir poco travagliate. Il primo studio a prendere in considerazione la produzione di un film fu 20th Century Fox che non riuscì a finalizzarne la realizzazione poiché i diritti erano di proprietà di Orion Pictures, a sua volta non intenzionata a vendere in quanto era nei loro piani proporre un reboot della serie classica. In seguito fu Orion stessa a prendere la decisione di produrre un lungometraggio sulla Famiglia Addams il quale divenne ben presto un inferno. Incapparono in diverse problematiche per tutto il processo produttivo; a partire dalle varie riscritture della sceneggiatura che portarono a bruciare altri 5 milioni di dollari dei già 25 stanziati per il film. Così Orion fu costretta a collaborare con Paramount per il supporto economico e la distribuzione nel Nord America.
Un’impresa difficile fu anche trovare un regista: il primo a cui venne proposto il lavoro fu nientepopodimeno che Tim Burton il quale, purtroppo, declinò l’offerta perché ancora impegnato nelle riprese di Batman Returns (che peccato! il cinefilo in me urla ogni volta per questa occasione mancata). Venne allora chiesto a Terry Gilliam (regista di lavori stupendi come Brazil e Le avventure del Barone di Munchausen) ma anche lui declinò l’offerta; a questo punto il gravoso compito venne dato in mano a Barry Sonnenfeld, direttore della fotografia in molti film, era alla sua prima prova da regista con questa pellicola.
… con tanta sofferenza
Le riprese furono molto travagliate, sia per il regista che per gli attori. Anjelica Huston descrisse successivamente le riprese come “lunghe e faticose“. L’attrice era costretta a tenere delle fasce elastiche sulla parte alta della testa: una per dare agli occhi un’inclinazione verso l’alto e la seconda per bilanciare la forma del viso, cosa che le provocava dolore, la quasi impossibilità a muovere la testa e rush cutanei. Judith Malina (Nonna Addams) sopportava il lattex del costume e le varie aggiunte estetiche per dodici ore fumando spesso marijuana durante i giorni di ripresa. A Raúl Juliá (Gomez Addams) invece si ruppe una vena dell’occhio, la qual cosa rese difficile riprenderlo senza far notare il problema. Il direttore della fotografia si dimise tre mesi prima della fine delle riprese, il sostituto si ammalò e toccò a Barry Sonnenfeld stesso dirigere e occuparsi della fotografia. Successivamente gli si ammalò la moglie, evento che portò all’interruzione della produzione fino alla sua guarigione. Tutto questo comportò per Sonnenfeld un crollo nervoso.
A dispetto di tutte queste difficoltà – compresa una causa legale intentata da David Levy per la caratterizzazione dei personaggi risolta poi in via extragiudiziale –, quando il film andò in sala fu, sì, accolto tiepidamente dalla critica, ma il pubblico lo premiò con un grande afflusso di spettatori e incassi, sia in Nord America che oltre oceano incassando quasi 300 milioni di dollari in tutto il mondo; un guadagno enorme rispetto ai costi di produzione che furono (anche se leggermente fuori budget) di “appena” 30 milioni, ponendo fondamenta economicamente solide per un seguito pronto ad arrivare da lì a pochi anni.
Un seguito di valore
Il successo del film trascinò anche il piccolo schermo che propose al pubblico due nuove stagioni de La Famiglia Addams, sempre a opera di Hanna-Barbera, prodotte dalla ABC nella stagione 1992-93, seguito della serie animata del 1973. La vera punta di diamante dei prodotti della Famiglia Addams nella stagione ‘92-93 fu, tuttavia, La Famiglia Addams 2 (Addams Family Values, il titolo originale fu scelto per prendersi gioco del discorso dell’allora vice presidente Dan Quayle nel quale parlava della Rivolta di Los Angeles del 1992 e la incolpava di aver distrutto i “valori della famiglia”) il quale riproponeva tutto il cast del precedente film, a eccezione di Judith Malina, che fu sostituita da Carol Kane nel ruolo Nonna Addams.
A differenza del primo capitolo questo non fu una produzione problematica e gli sceneggiatori maggiormente liberi si poterono concentrarono su una comicità più grottesca e vicina allo humor delle vignette originali. Non fu un grande successo commerciale come il precedente, ma questo secondo capitolo mise d’accordo pubblico e critica nel considerarlo un prodotto di qualità. Sulla produzione calò comunque un’ombra, visto che Raúl Juliá era afflitto da un cancro allo stomaco. Durante le riprese la stessa Anjelica Huston era particolarmente preoccupata per il suo stato di salute; l’attore non mangiava e stava perdendo molto peso, ma nonostante tutto Juliá continuò nel suo lavoro fino a quando non gli divenne impossibile. Purtroppo morì meno di un anno dopo dalla release del film, una grave perdita per la settima arte.
Tanti passi falsi
Era nei piani anche un terzo capitolo per creare un trittico di film sulla Famiglia Addams ma, purtroppo, il progetto venne annullato dopo la morte di Raúl Juliá. Quindi i diritti della serie non interessavano più a Paramount e vennero acquistati da Saban Entertainment che intendeva sfruttarli per il mercato casalingo. Produssero La Famiglia Addams si Riunisce con un cast totalmente differente, un prodotto pensato come pilot per una possibile serie, ma ebbe un riscontro dalla critica davvero pessimo, la quale elogiò solo l’interpretazione di Tim Curry nel ruolo di Gomez. Ne seguì effettivamente una serie, un ennesimo reboot de La Nuova Famiglia Addams nel periodo ‘98-’99. Formata da una sola stagione di 65 episodi, è la serie più lunga dopo quella originale del 1964 andando anche a superare il capostipite di una puntata, ma non fu mai rinnovata per un secondo capitolo.
La famiglia più bizzarra del piccolo e grande schermo scomparve dai radar per un po’ di tempo fino al 2010, quando Illumination Entertainment in collaborazione con Universal Pictures ne acquisirono i diritti per poterne fare un film in Stop-Motion basato sulle vignette originali di Charles Addams e meno derivato dei prodotti precedenti. Portarono a bordo del progetto anche Tim Burton come co-sceneggiatore e co-produttore del progetto, con la possibilità di dirigerlo. Purtroppo il progetto venne annullato nel 2013.
Nuovi progetti e il futuro della Famiglia Addams
Nello stesso anno in cui la Illumination Entertainment ufficializza la cancellazione del progetto in Stop-Motion, MGM ufficializza la messa in cantiere di un proprio lungometraggio (2019) sulla grottesca famiglia inCGI, con un cast stellare di doppiatori tra i quali figurano attori come: Oscar Isaac nel ruolo di Gomez, Charlize Theron in quello di Morticia e Chloë Grace Moretz come Mercoledì e molti altri. È stato ben accolto dalla critica, la quale ne ha elogiato l’animazione e le interpretazioni, e anche dal pubblico il quale ha premiato il prodotto con un più che ottimo incasso. Il film ha infatti incassato un totale globale di più di 154 milioni di dollari, a fronte di un budget produttivo di “soli” 40 milioni. In seguito al grande successo di questo capitolo fu annunciato lo stesso anno la messa in produzione di un sequel.
Il secondo capitolo annunciato nel 2019 è uscito appena l’anno scorso (2021). Fece ritorno nella pellicola, sempre in CGI, tutto il cast vocale della precedente, con qualche piccola aggiunta sempre gradita. Il film, pur avendo incassato discretamente, non ha avuto il successo di pubblico e critica che ha avuto il predecessore. Vengono criticate soprattutto la storia e la messa in scena in quanto la vicenda si avvicina molto più a un racconto per bambini, allontanandosi da un pubblico più adulto.
Mercoledì
Nel 2020 la sezione televisiva di MGM annuncia che ha in cantiere un progetto sulla Famiglia Addams. Quel progetto si rivela essere Mercoledì, una serie distribuita da Netflix e composta da 8 episodi, i quali saranno rilasciati sulla piattaforma streaming il 23 Novembre (un mercoledì, a quanto pare in Netflix hanno il senso dell’umorismo). Sarà un prodotto decisamente da tenere d’occhio, soprattutto perché dopo vari tentativi il sodalizio Burton-Famiglia Addams ha avuto successo, infatti sarà il famoso regista a dirigere e co-produrre la serie, al quale è stato affiancato, nelle musiche, il sempre talentuoso Danny Elfman. Nel cast è stato confermato esserci anche Christina Ricci, la curiosità riguardo al su ruolo nello show è molto alta. A interpretare la stravagante famiglia sono stati chiamati nomi insoliti ma decisamente calzanti per i ruoli: Luis Guzman come Gomez, Catherine Zeta-Jones come Morticia, Isaac Ordonez come Pugsley e Jenna Ortega come Mercoledì, quella che sarà per la prima volta, a differenza tutti i prodotti precedentemente usciti della Famiglia Addams, la protagonista delle vicende narrate.
Alcune scelte di cast sono state criticate, sia prima che dopo il rilascio della prima foto ufficiale della “famiglia”. Tuttavia, uno spettatore attento avrà di certo notato la somiglianza con le vignette originali. In particolare Luis Guzman come Gomez è molto simile alla sua controparte cartacea, e questo rende tutte le critiche all’aspetto estetico di alcuni membri del cast decisamente sterili, a dimostrazione della scarsa conoscenza che alcuni spettatori hanno della Famiglia Addams. Per giudicare la serie nel suo versante narrativo e interpretativo non ci resta altro da fare se non attendere il rilascio da parte di Netflix… che noi seguiremo con molto interesse. Per altri approfondimenti come questo, recensioni, notizie e tanto altro ancora vi invito a seguirci anche su Instagram, TikTok e sui nostri canali Telegram e Youtube e qui su Kaleidoverse.