Siamo giunti al nostro secondo e ultimo appuntamento con Verso il futuro, l’affascinante docuserie che Netflix ha realizzato in collaborazione con la rivista The Verge. Se avete seguito la nostra recensione dei primi sei episodi della serie, saprete già che il suo obiettivo è mostrarci, attraverso brevi ma accattivanti episodi, come la tecnologia potrebbe cambiare il nostro futuro. Un progetto che ha richiesto quasi tre anni per essere realizzato, ma che è riuscito a trattare le tematiche più disparate e soprattutto più vicine a noi.
Gli scorsi episodi, rilasciati il 21 giugno, si occupavano di argomenti quali i cani, gli appuntamenti, le piante, il gaming, i viaggi e i cheeseburger. Questa seconda sezione invece ci parla di argomenti più complessi, come la morte, la salute e lo sport, ma ci permette anche di osservare in modo innovativo alcuni elementi che sono onnipresenti nella nostra vita: la moda, le cuffie, i grattacieli.
Un futuro molto vicino
L’elemento più interessante di Verso il futuro è il fatto che, in un modo o nell’altro, le prospettive che ci vengono mostrate riguardano un futuro prossimo, che potremmo persino riuscire a vedere coi nostri occhi. Ci sono episodi, come quello dedicato alla moda sostenibile oppure alle cuffie capaci di percepire la nostra attività celebrale, che pensandoci, non propongono soluzioni così surreali, ma sono presenti anche capitoli che vogliono farci sognare in grande, come quando si parla di grattacieli che diventano delle vere e proprie città verticali o della “vita” dopo la morte.
Insomma, questa serie ci presenta un interessante mix che attraverso temi così vicini a noi, resi ancora più veri grazie alle varie interviste con gli esperti, vuole coinvolgerci a pieno e convincerci che le sue visioni sono tutt’altro che irrealizzabili. Eppure, come avevamo già detto nella scorsa recensione, resta viva la questione etica che riguarda alcune di queste prospettive, e che viene considerata soltanto raramente.
Come approcciare questa serie
La verità è che l’unico modo per considerarsi arricchiti dalla visione di Verso il futuro è approcciarla tenendo conto della sua vera essenza: certo, abbiamo davanti dei veri e propri documentari in pillole, ma già la breve durata dei singoli episodi dovrebbe farci intendere che al suo interno non si discuterà molto dei pro e dei contro di progetti così lungimiranti, tantomeno del potere che l’essere umano acquisirebbe grazie all’utilizzo di tali mezzi.
È un’opera che ricorda molto In poche parole o Storia contemporanea in pillole, altre docuserie disponibili sulla famosa piattaforma che forniscono in breve tempo una dose di informazioni considerevole, ma comunque ideale per non appesantire la visione. D’altronde, progetti di questo tipo riescono a catturare l’attenzione dello spettatore grazie al loro formato, e Verso il futuro non è da meno. Forse non è una serie adatta al binge-watching, quanto piuttosto a riempire quelle brevi pause di venti minuti tra un’attività e l’altra con un contenuto che ci regala una piccola dose di conoscenza che magari non avremmo mai sentito il bisogno di possedere.
Le nostre conclusioni sulla seconda parte di Verso il futuro
Insomma, Verso il futuro è un prodotto che riesce decisamente nel suo intento, aprendo una finestra su un’epoca che forse non è così lontana da noi. Le sue tematiche, le sue immagini e le personalità coinvolte nel progetto sono accattivanti tanto quanto la sua breve durata, e regalano allo spettatore un’esperienza stimolante, fornendogli degli ottimi spunti di riflessione persino attraverso le sue stesse mancanze. Inoltre, è proprio questo formato “in pillole” a permettere alla serie di essere riproducibile all’infinito, non sarebbe infatti da escludere la possibilità di una nuova stagione con protagonisti altri progetti e, speriamo, argomentazioni più solide.
Una particolare menzione va fatta per La vita dopo la morte, di gran lunga l’episodio migliore della serie: non ci fermiamo spesso a pensare a come i nostri cari verranno seppelliti in futuro, ma la prospettiva proposta in questo episodio è tanto inusuale quanto affascinante. Consigliamo la visione agli appassionati del genere, ma anche a coloro che cercano un contenuto leggero e allo stesso tempo interessante: siamo sicuri che troverete un episodio che vi ispira particolarmente e chissà, magari vi verrà persino voglia di approfondire l’argomento in questione! Speriamo che questa recensione vi sia piaciuta, e vi invitiamo a farcelo sapere con un commento su Instagram, oppure attraverso il nostro gruppo Facebook. Passate a trovarci anche sui nostri canali Telegram e Youtube, ma soprattutto qui su Kaleidoverse.it dove ogni giorno troverete notizie, guide e recensioni sui vostri film, serie e videogiochi preferiti!