In tanti anni di gaming ho avuto la fortuna (e sfortuna) di provare molti giochi, alcuni belli, alcuni brutti. A Way to be Dead rientra nella categoria “terribili”, ma andiamo con ordine. Il titolo è un horror multiplayer asimmetrico per cinque giocatori, dove potremo prendere il ruolo del killer, delle vittime oppure dei non-morti. Il gioco è uscito il 23 luglio 2021, sviluppato e distribuito da Crania Games che, a mio caldo avviso, forse doveva impegnarsi un po’ di più a sistemare i tanti spigoli di questo gioco che tristemente fallisce anche nell’essere spaventoso.
Un Dead by Daylight che non ha mai smesso di sognare
La formula di A Way to be Dead è facilmente riconoscibile, in quanto già vista in tantissimi altri giochi degli ultimi anni: un killer contro quattro sopravvissuti che avranno il compito di trovare gli oggetti giusti per fuggire dalla mappa. cose che abbiamo già visto in titoli come “Dead by Daylight” o “Propnight“, con la differenza che A Way to be Dead non riesce a essere né divertente né emozionante come i due titoli nominati.
Il gioco una volta avviato ci porterà a un menù di selezione dove potremo scegliere tra due modalità che sono praticamente la stessa identica cosa con, tuttavia, un metodo diverso per i sopravvissuti di raccogliere oggetti per riuscire a fuggire. In una modalità abbiamo la Cattedrale, una mappa circolare dove dovremo trovare delle gemme da inserire in un altare per recuperare la chiave d’uscita; mentre nell’altra abbiamo l’Ospedale, dove dovremo recuperare pezzi di cadaveri da mettere in alcune tombe, per poi recuperare la chiave che ci permetterà di fuggire. In entrambi i casi non capisco come queste azioni permettano di trovare una chiave fisica utile per la fuga.
Oh no, che paura! Un dottore!
Solitamente quello che cattura l’occhio in questi giochi dovrebbe essere il design dei killer, che dovrebbero risultare grotteschi e spaventosi. A Way to be Dead non ha nemmeno questo. I modelli dei killer così, come quelli dei sopravvissuti, sono assolutamente generici e senza un minimo di originalità e personalità. Nella mappa dell’ospedale avremo come killer un dottore cannibale, e avremo come sopravvissuti quattro infermieri; invece, nella mappa Cattedrale avremo il succhia anime che avrà contro un prete, una suora, un minatore e un ragazzo generico. Insomma, impegno zero.
Le animazioni dei vari personaggi risultano molto meccaniche e senza vita, dando più l’impressione di veder muovere pupazzi di plastica che persone in difficoltà che rischiano di morire. Tuttavia, voglio spezzare una lancia a favore del gioco: l’atmosfera generale delle mappe, pur essendo minuscole, è ben riuscita e da’ un senso di claustrofobia e difficoltà di movimento.
Le nostre conclusioni su A Way to be Dead
Ne abbiamo visti di giochi brutti negli anni, ma mai come A Way to be Dead, che non viene nemmeno salvato dal suo stato di Early Access. Il gioco soffre in modo peccaminoso di una mancanza di lustro sia a livello di gameplay, che alla fine dei conti risulta immensamente ripetitivo, con solo due mappe che sono esplorabili completamente in meno di due minuti, sia per una mancanza di meccaniche effettive che mantengano impegnato il giocatore sia che giochi da killer che da sopravvissuto. Un disastro che poteva anche attendere di abbattersi su Steam. Seguiteci su Kaleidoverse per tante altre news, anteprime e recensioni e tenetevi sempre aggiornati con i nostri canali Telegram e Youtube per tutte le ultime notizie dal mondo del cinema, dei videogiochi e serie tv.
A Way to be Dead fallisce tristemente su tutti i fronti, con assenza totale di fattore horror, controlli macchinosi, personaggi blandi e generici, spiegazioni delle meccaniche totalmente scorrette e in generale una assenza totale di lustro al gioco.
Risparmiate e acquistate Dead by Daylight piuttosto.