A partire dal 7 ottobre 2021, sta andando in onda l’adattamento animato del nuovo manga di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, Platinum End. Il progetto sarà composto da 24 episodi, che andranno a coprire l’intera storia originale, e avremo la sua conclusione probabilmente per marzo 2022. L’anime è prodotto dallo studio Signal.MD, e vede la collaborazione di due registi: Hideya Takahashi e Kazuchika Kise, i quali si occupano rispettivamente uno della prima, e l’altro della seconda parte delle serie. Abbiamo inoltre Shinichi Inotsume come sceneggiatore, e Koji Ohya per il design dei personaggi.
A tal proposito, durante la trasmissione del tredicesimo episodio, avvenuta lo scorso giovedì, sono stati presentati due nuovi character:
- Masaya Hoshi, interpretato da Hiroshi Tsuchida
- Manami Yumiki, doppiata da Yui Ishikawa
I due artisti si uniscono così al cast già assodato, costituito da Miyu Irino (Mirai Kakehashi), Yui Ogura (Nasse), M・A・O (Saki Hanakago), Natsuki Hanae (Revel), Toshiyuki Morikawa (Nanato Mukaido), Ai Kayano (Baret), e altri. Crunchyroll e Funimation stanno distribuendo il prodotto a livello internazionale, attraverso uno streaming in simulcast, rendendolo usufruibile anche in Italia. Ma di cosa tratta esattamente quest’opera che per alcuni aspetti ricorda il celebre Death Note? scopriamolo insieme.
La trama di Platinum End, e le sue associazioni con Death Note
Le vicende di Platinum End ruotano intorno ad un giovane rimasto orfano, Mirai Kakehashi, che vive costanti soprusi da parte degli zii. Giunto al limite della sopportazione, decide di suicidarsi lanciandosi da un grattacielo, con l’unico rammarico di non aver mai assaporato la felicità. Proprio in quel momento viene salvato da Nasse, un angelo, che comunica al ragazzo di essere uno dei 13 candidati, prescelti per ricoprire il ruolo di nuovo Dio. Gli dona così delle ali, in grado di portarlo ovunque, e due tipi di frecce: quelle rosse capaci di soggiogare chiunque, e quelle bianche per uccidere.
Evidenti sono le associazioni con il suo predecessore Death Note, ovvero la presenza di entità sovrannaturali che, non solo accompagnano il protagonista lungo tutto il percorso, ma donano loro anche dei poteri incredibili, e le epiche battaglie psicologiche fra i personaggi della serie. Però ci sono anche molte differenze, la principale è denotata proprio da Mirai che si discosta non poco da Light. Infatti il giovane non è per nulla interessato a divenire una divinità, e soprattutto riesce a mantenere una propria integrità morale. Voi cosa ne pensate di Platinum End? Lo state seguendo? Come sempre, restate collegati con noi tramite il nostro sito Kaleidoverse e i nostri canali YouTube e Telegram, per non perdervi nessuna novità sul mondo di Anime&Manga, e non solo.