Nell’ultimo articolo abbiamo parlato delle avventure di Avram dopo il tradimento del suo migliore amico Ningirisu. Oggi torniamo allo stesso giorno del tradimento, vedendo la stessa storia dal punto di vista del guerriero più forte della tribù. Esploreremo le sue motivazioni, le sue azioni, e ciò che ha portato alla nascita della più grande minaccia per il loro mondo. Orcusestra è un archetipo uscito per la prima volta in Fusione delle Anime nel 2018, ottenendo subito successo grazie alla sua capacità di esplodere con ottime giocate Link. Il nome giapponese dell’archetipo è estremamente poetico, in quanto Orphegel (オルフェゴール) è una unione fra Orpheus (Orfeo), Belphagor, e Orgel (carillon in tedesco). Non solo mantengono il tema musicale, dato che Orfeo era un musicante, ma hanno un pesante senso di tristezza. Orfeo fu l’uomo che, secondo il mito, scese fino alla dimora di Ade per riportare in vita la sua amata, fallendo.
Orcusestra, una melodia solo per Ib
L’orrore che sconvolse Longirisu quando vide il corpo di sua sorella per terra fu terribile. Il cuore del giovane guerriero si spezzò come un vetro schiantato per terra. E a quel punto, nacque l’oscurità. Mentre Avram piangeva l’amica, lo attaccò alle spalle, facendolo svenire con un solo colpo del suo bastone. Longirisu guardò con sdegno “l’eroe del mondo” ai suoi piedi. Un mondo senza sua sorella, un mondo senza Ib, era un mondo che non valeva la pena salvare. Con la morte dei Cavalieri dell’Incubo, il guerriero raccolse i loro nuclei, che contenevano la conoscenza della tecnologia perduta dei Mekk-Cavalieri e con essa prese il controllo dello Scudo del Mondo, della Lancia del Mondo e della Armatura del Mondo. Lasciò quindi l’amico per terra, portando via il corpo della sorella e la spada che l’aveva trafitta, una delle metà della Chiave del Mondo.
Usando le tecnologie apprese dai nuclei, creò una torre nascosta a tutti, dove iniziò a sperimentare la creazione di bambole sempre più complesse e potenti, nel tentativo di creare un corpo sintetico per ospitare l’anima di sua sorella, come vediamo in Ritorno Orcusestrato. Ogni modello scartato divenne un soldato al suo servizio, perchè sapeva che un giorno avrebbe dovuto nuovamente combattere per lei. Modificò anche le sue tre Eredità del Mondo affinché facessero come catalizzatore per richiamare sulla torre la Bacchetta del Mondo che stazionava gigantesca nello spazio. Fece in modo che la reliquia si fissasse proprio sopra il luogo dove aveva costruito la torre, e cominciò a caricarla affinché si schiantasse sulla terra. Sotto la torre, al centro del mondo, si trovava infatti l’ultima delle Eredità, l’Arca del Mondo. Essa conteneva la Grande Oscurità e lui l’avrebbe utilizzata per far diventare la bambola una dea e ridonargli indietro Ib.
Lo scontro del fato, Ningirisu e Avram
A un passo dal raggiungere il suo obiettivo, i sistemi di allarme della torre si attivano. Ningirisu richiama le sue orde di macchine, create dagli scarti della produzione della bambola di Ib e li manda ad accogliere i nuovi visitatori. In cuor suo sa benissimo chi è il suo nemico, non ha alcun dubbio. Dando istruzioni alla bambola di guidare il suo esercito e affidandogli una falce che usa come lama la Chiave del Mondo, il guerriero scende sul campo di battaglia per fare ciò che avrebbe dovuto fare anni fa, uccidere il suo migliore amico. Scende in campo come Longirisu, l’Orchestratore Orcusestra. Proprio quando Avram sta per colpire la bambola, il guerriero si mette in mezzo, respingendo il suo attacco. Per la prima volta, da quel giorno, i due si affrontano faccia a faccia. Ma mentre i due si scontrano, il mondo trema.
La Bacchetta si schianta sulla torre Babele Orcusestrata, facendo tremare il mondo nell’artwork di Nucleo Orcusestrato. Il nucleo del mondo viene scoperto e l’impatto è talmente devastante da bruciare la terra dall’interno. I guerrieri Crociatia rimangono immobili, mentre Longirisu è riuscito a completare il suo piano. E l’onda d’urto li avrebbe presto uccisi tutti. Ma con un salto, ancora una volta, il giovane Imduck rilascia il suo potere divino, proteggendo i suoi compagni, al costo della sua vita. L’Arca del Mondo viene liberata dalle profondità della terra, contenente la grande oscurità. Approfittando del caos, Longirisu usa il potere della Chiave e l’autorità delle Eredità sulla vita e la morte. Ma il sorriso della bambola non è quello di sua sorella, ma quello di Lee. L’anima della scienziata era rimasta per tutto questo tempo in quel corpo e, ormai risorta, rivela che per tornare in vita ha ucciso l’altra anima nel suo corpo. Quella di Ib.
Storia di un’anima falsa capace di amare, Galatea, l’Automaton Orcusestra
Dove inizia l’intelligenza artificiale e dove nasce la coscienza? Cosa separa un uomo da una macchina? Può una macchina provare emozioni? E se sì, può una macchina amare? Queste domande Ningirisu non se le era mai poste, e non se le sarebbe poste mai probabilmente. L’automaton costruito non era che un semplice vessillo per l’anima di sua sorella, una volta che essa si sarebbe risvegliata, per poterla rendere la dea del mondo. Un corpo potente, capace di sopportare il potere della Grande Oscurità. Ma Ningirisu creò la bambola affinché, fino al momento del ritorno di Ib, essa fosse capace di pensare e ragionare. Quella fredda intelligenza artificiale iniziò a pensare, iniziò a conoscere i gesti di gentilezza del suo creatore, quei sentimenti che erano per lei, ma erano in realtà per Ib.
Da quella normalità, da quello scambio di gesti, l’automaton imparò a esistere, a considerare se stessa come un essere vivente. E, all’insaputa di Longirisu, si diede un nome che potesse essere suo, che non fosse Ib. Galatea fu il nome che si scelse, il nome di una donna che provava amore per il suo creatore, che come ogni sorella minore avrebbe voluto soltanto vederlo felice. Forse, un giorno, lei, Ib e Ningirisu avrebbero vissuto tutti e tre insieme come una famiglia. Era un sogno folle per una bambola, ma non è forse la speranza un sentimento umano? Ma quel giorno, quando l’anima di Lee emerse per uccidere quella di Ib e prendere il controllo dell’automaton, Galatea non stette a guardare. Disse addio a ogni sogno di famiglia e, in un ultimo gesto, lasciò che la sua anima morisse invece che quella di Ib. Questa è la fine del robot che conobbe l’amore.
La redenzione di Longirisu, l’ultimo guerriero del mondo
Nel momento della disperazione, a un passo dal crollare, un ultimo messaggio di Galatea fa scoprire a Ningirisu che l’anima di sua sorella è nuovamente riposta nel suo corpo. Il creatore degli Orcusestra comprende quanto fosse stato folle, e quanto abbia sacrificato per lei. Solo ora si rese conto che per quegli anni, era stata Galatea sua sorella. Una sorella che aveva lasciato morire in nome del suo piano. Lui non era diverso da Lee. Nel frattempo, la strega aveva assorbito il potere dei Guardraghi e il nucleo di dio, preparandosi a terminare l’umanità. In lontananza, il guerriero vide Avram tentare di raccogliere tutte le forze dei Crociatia per salvare il mondo e la terribile creazione di Ningirisu stava per schiacciarli con il suo attacco. Furioso con se stesso e con Lee, il maestro richiama la sua ultima arma per proteggere l’amico.
In Crescendo Orcusestra vediamo Longirisu far emergere dalla terra una gigantesca lancia per colpire Cavaliere dell’Incubo Incarnazione Idlee, fermando l’assalto. Usando il resto delle rovine della sua torre e le sue tre Eredità del Mondo, assembla l’ultima arma a difesa del sogno di Galatea. Dingirisu, l’Orcusestra della Stella della Sera si para di fronte alla Grande Oscurità per difendere il suo vecchio compagno e liberare il corpo di Ib da dentro il mostro. Lo scontro è feroce, ma alla fine, Ib è libera, e il mondo ha un nuovo cavaliere. Il prossimo articolo concluderà la lore delle Eredità del Mondo, continuate a seguirci sul nostro canale Telegram, sul nostro sito Kaleidoverse e sul nostro canale Youtube.