Fu già quattro anni fa, nel corso del 2017, che il CEO di Xbox Phil Spencer annunciò la cancellazione di Scalebound. Ciò avvenne in un’intervista, dove motivò il fatto dicendo come il titolo non avrebbe corrisposto alle aspettative dei fan, e che era stato annunciato troppo presto, quando non si avevano ancora delle certezze riguardo lo sviluppo del gioco. Non furono fornite inizialmente troppe spiegazioni dietro alle ragioni riguardanti la cancellazione, ma per i fan ciò fu considerata un’occasione davvero grossa e male sfruttata da Microsoft.
Dopotutto, Scalebound era ritenuto uno dei titoli che avrebbe potuto in qualche modo rivaleggiare con i giochi giapponesi sviluppati da Sony, e che sarebbe divenuto un gioco piuttosto importante come esclusiva Xbox. Negli anni successivi si sono fatte avanti nuove voci di corridoio, che vertevano spesso su un ritorno di Scalebound; ad ogni modo, il CEO di Xbox è stato sempre chiaro a riguardo, negando sempre ogni spiraglio di possibilità. Nelle ultime ore, un video su Hideki Kamiya porta il director ad approfondire le motivazioni sugli eventi per i quali il gioco sia stato cancellato, aggiungendo anche le sue scuse.
Scalebound cancellato, Kamiya si scusa con Microsoft
Scalebound era un progetto ambizioso, e PlatinumGames ha voluto chiarire, già abbastanza tempo fa, come il fallimento ottenuto sia stato causato da entrambe le parti. In un recente video incentrato sulla vite e le opere di Hideki Kamiya, egli parla dei motivi per cui Scalebound è stato cancellato, procedendo anche a dare le sue scuse a Microsoft e i videogiocatori; Kamiya sapeva di aver fatto riporre sulle spalle di PlatinumGames molte aspettative sul lavoro che avrebbero fatto in Scalebound, e lui stesso puntava a obiettivi molto elevati, desiderando raggiungere il fotorealismo e portare PlatinumGames verso tecnologie creative più moderne.
Kamiya dice di aver amato sin da bambino i mondi fantastici, con spade, draghi e magia, e di aver sempre voluto creare qualcosa su questo tema. Il dover lavorare in un ambiente diverso, sviluppando sul motore Unreal, e non possedendo le conoscenze necessarie per dare origine ad un gioco con elementi online, sono stati dei muri insuperabili, a causa della mancanza di esperienza. Hideki Kamiya conclude quindi il discorso scusandosi per la loro incapacità del tempo, e per non aver rispettato la fiducia riposta da Microsoft verso la compagnia.
Chissà se queste nuove dichiarazioni di Kamiya siano un modo per riavvicinarsi a Microsoft, magari con una nuova esclusiva per PC e Game Pass. Solo il tempo potrà dirci se Phil Spencer avrà da dire qualcosa in merito, ma nel frattempo continuate a seguirci sul nostro sito Kaleidoverse per altre notizie sul mondo dei videogiochi, anime, serie TV e film. Entrate nel canale Telegram per rimanere sempre aggiornati e seguite il canale YouTube per visionare ulteriori contenuti interessanti.